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Di gente strana al mondo ce n’è tanta, ma Katie Lawrence è in pole position per il titolo assoluto. Questa bella ragazza di Camberwell, un distretto di Londra, è una studentessa d’arte che ha deciso di utilizzare come ‘tela’ per le sue creazioni il suo stesso corpo. La sua ossessione, confessata al quotidiano britannico Mirror, è diventare una bambola vivente, e per questo ogni giorno spende tre ore per truccarsi, cambiare il proprio look e trasformarsi in una replica perfetta delle bambole di ceramica di fine ‘800. Una passione che ama condividere con il mondo intero, visto che su YouTube è diventata una sorta di simbolo delle ‘living dolls’.
La ventenne Katie Lawrence non è infatti la prima ragazza che arriva in prima pagina per la sua volontà di somigliare a una bambola. I casi più celebri sono quelli della russa Valeria Lukyanova, il cui unico grande scopo nella vita è diventare una Barbie in carne ed ossa, e di Anastasiya Shpagina, che invece aspirava a trasformarsi in un cartone animato vivente. Anche gli asiatici non scherzano in quanto a follia e lo dimostra il recente episodio di Vanilla Chamu, modella giapponese che si è sottoposta a oltre 30 interventi di chirurgia plastica per riuscire a somigliare a una tipica bambola francese. Casi da minicomio o personaggi da studiare e ammirare? Il popolo di Internet sembra dividersi, ma i numeri accumulati dai video tutorial di queste ragazze dimostra che la loro scelta è valida, almeno a livello di marketing.
Nel caso di Katie (conosciuta anche con il nome d’arte di Iska Ithil), che ci tiene a distinguersi dalle già citate Anastasiya e Valeria e vanta un approccio meno superficiale alla materia, dietro il trucco e il parrucco si nasconde uno studio attento della cultura asiatica. Uno studio fatto di lettura di manga, sessioni ai videogiochi e tanti soldi spesi per carpire anche i segreti più reconditi del mondo delle bambole. Come tutte le passioni, anche quella di trasformarsi in bambola vivente ha un costo non indifferente, visto che Katie Lawrence spende qualcosa come 200 sterline solo di make-up e oltre 80 sterline per ogni abito stravagante acquistato (ovviamente a Camden). Soldi spesi senza remore, perché “senza il trucco non sarei me stessa”. E non finisce qui, perché il prossimo passo è il mondo degli elfi.
Katie confessa infatti di volere le classiche orecchie a punta di Tolkeniana memoria, e starebbe pensando a un’operazione di chirurgia plastica per ottenerle. Essendo una perfezionista, non le bastano certo le protesi di gomma che tutti usano a carnevale, ma la domanda nasce spontanea: chi finanzia questa ossessione?