Un Intergruppo parlamentare, presieduto dall’Onorevole Michela Vittoria Brambilla, ha presentato un’interpellanza per salvare l’orsa, catturata nella notte
Nella notte l’orsa JJ4, che aveva ucciso nei giorni scorsi Andrea Papi è stata catturata. La sua sorte resta in bilico. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha dichiarato in conferenza stampa che verrà abbattuta, confermando che la stessa sorte toccherà ad altri due orsi ritenuti pericolosi: Mj5 e M62. “Ora per noi il problema non è più Jj4 – ha proseguito Fugatti – ma la convivenza uomo-animale. Chi vuole bene al progetto non pensi a quest’orsa, ma ci aiuti a trasferire gli esemplari in sovrannumero. Chi ora si preoccupa delle condizioni di Jj4 fa ideologia e non ha a cuore la sopravvivenza del progetto Life Ursus”.

La decisione ha scatenato la bagarre politica. Enpa, Leidaa e Oipa, tre associazioni animaliste, diffidano la provincia autonoma di Trento dal mettere in atto qualsiasi azione che possa ledere l’incolumità dell’orsa JJ4. In un comunicato ricordano che il Tar ha sospeso l’ordinanza di abbattimento e minacciano di “difendere l’orsa e i suoi piccoli in tutti i modi consentiti dalla legge”. Dello stesso parere anche Maria Vittoria Brambilla, onorevole del Gruppo Misto e presidente e fondatrice della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente. La Brambilla, che conduce una trasmissione su Canale 5 nella quale porta avanti temi relativi alla salvaguardia e la difesa degli animali, ha presentato, insieme ad altri 20 onorevoli di un Intergruppo Parlamentare, un’interpellanza al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.
Gli organi competenti esaminino con rigore ogni ipotesi alternativa all’abbattimento di JJ4 che appare da tutti i punti di vista non necessario”, si legge nella nota dell’intergruppo, che chiede di conoscere le iniziative che sono state studiate per garantire la prosecuzione del progetto di reintroduzione dell’orso nell’arco Alpino, e, nel caso si voglia procedere al trasferimento di una parte della popolazione degli orsi, “quanti esemplari si intendano trasferire, con quali destinazioni e quale tempistica”.
“Non ha senso uccidere l’orsa”

Nella nota firmata dai venti parlamentari si legge che “non ha senso uccidere un’orsa che stava soltanto difendendo i suoi piccoli e che ora non rappresenta più un pericolo. Anche il decreto del Tar invita a considerare attentamente le alternative all’abbattimento, che esistono. Prima tra tutte il trasferimento in un rifugio faunistico. L’obiettivo della rimozione è stato ottenuto: l’abbattimento sarebbe un’assurda vendetta, concetto peraltro inapplicabile agli animali, o un esempio particolarmente infelice di strumentalizzazione politica per coprire errori del passato e del presente”.