Jacopo Coghe (Pro Vita): “I diritti dei minori sono superiori ai desideri degli adulti”

Il portavoce dell’Associazione Pro Vita & Famiglia, in esclusiva a Qnm.it: “Con un certificato si voleva far passare in Italia una pratica illegale”

Il dibattito politico e culturale sul tema dei figli di coppie gay ed eterosessuali, avuti attraverso la gestazione per altri, continua ad infiammare le platee. La sinistra è scesa in piazza compatta, la destra si dimostra altrettanto unita. “Siamo di fronte a persone che vogliono scegliere un figlio come la tinta di casa”le parole di Federico Mollicone, di Fratelli d’Italia.

Pro Vita
Il portavoce di Pro Vita contro la pratica dell’utero in affitto – Qnm.it –

La redazione di Qnm.it ha ascoltato in esclusiva Jacopo Coghe, il portavoce di Pro Vita & Famiglia, che sull’argomento ha una posizione molto chiara: “I diritti dei minori devono essere sempre superiori ai desideri degli adulti”. Coghe parte dal racconto di ciò che è accaduto nell’ultima settimana: “La commissione esteri della Repubblica ha dovuto votare un regolamento per un certificato di filiazione a livello europeo. Questa proposta di regolamento permetteva a chiunque abbia avuto figli in qualsiasi stato europeo di vederli automaticamente riconosciuti come genitori nel proprio Paese. In Italia questa sarebbe una misura che aiuterebbe le coppie dello stesso sesso ed eterosessuali, che hanno usufruito della pratica dell’utero in affitto, per vedersi riconosciuto il ruolo di genitori”.

In Italia c’è una legge che vieta tutto questo…
“Si tratta di una pratica illegale in Italia: coppie ricche, che possono permetterselo, perchè parliamo di una pratica che costa tanti soldi, affittano il grembo di una donna, le pagano il bambino e se lo portano a casa”.

Si tratta di una battaglia politica quindi?
“Con questo certificato si voleva far passare in Italia una cosa illegale dalla finestra. Si è scatenata una battaglia su questo certificato, con la maggioranza attuale contraria e il voto in commissione del Senato è stato negativo. E da li si è scatenato il putiferio. Si sta dimenticando che la pratica dell’utero in affitto è illegale ed è contro le donne e contro i bambini. Contro la dignità umana. L’utero in affitto è un mercato dei bambini”.

Coghe
Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita – Qnm.it –

La posizione della vostra associazione?
“E’ grave quanto surreale il dibattito degli ultimi giorni sulle trascrizioni di bambini di coppie di persone dello stesso sesso ed eterosessuali che sono disposti a pagare sfruttando l’utero in affitto per dotarsi di un bambino. Questa è una grande confusione in atto tra i desideri e i diritti. I bambini non possono essere oggetto di un diritto e il desiderio di genitorialità non può diventare anch’esso un diritto”.

In conclusione?
“I bambini nascono sempre da una mamma e un papà ed hanno diritto alle loro origini, hanno diritto a vedersi riconosciuti un babbo e una mamma. I diritti dei minori devono essere sempre superiori ai desideri degli adulti”.