[galleria id=”5743″]
Le più assurde invenzioni giapponesi hanno un nome specifico con cui vengono spiegate dagli stessi nipponici. Le invenzioni inutili e assurde, in Giappone si chiamano ‘Chindōgu‘, che possiamo definire, senza rischio di essere smentiti, come ‘idee inutili’. Spesso dal Giappone arrivano notizie bizzarre, racconti di vicende curiose o di invenzioni stravaganti, anche se è un Paese internazionalmente famoso per l’alta qualità della tecnologia, per il suo ordine e la sua etica morale.
Qui per voi abbiamo raccolto una antologia completa di oggetti assurdi inventati dai giapponesi, dall’ombrellino per non far bagnare le scarpe al parrucchino completo di basette fino allo spazzolino da dito, un guantino che si mette sull’indice con delle setole in plastica. Sfogliate la gallery in alto per conoscere tutte queste invenzioni stravaganti ed inutili. C’è da ricordare che, per essere considerati davvero Chindōgu, questi oggetti devono essere del tutto reali, devono poter essere utilizzati quotidianamente e non si possono brevettare, né tantomeno mettere in vendita.
Per essere precisi, l’arte dell’idea inutile, inventata dal giapponese Kenji Kawakami, secondo quanto definito dalla Ics (International Chindogu Society), segue il seguente decalogo: un chindōgu non può avere un utilizzo reale, deve esistere fisicamente, deve avere insito uno spirito di anarchia. Questi oggetti sono strumenti che servono alla vita quotidiana, non possono essere messi in vendita, devono essere creati con umorismo, non devono servire alla pubblicità, non trattano mai temi scabrosi, nè servono a mostrare pregiudizi. Infine i chindōgu non si possono brevettare.
Questi oggetti sono, per concludere, delle invenzioni completamente inutili, costruite per uno scopo pratico, ma non pratiche da usare, non sono fatte per essere vendute e ma hanno come scopo il divertimento.