Il politico accusa l’Unione Europea: “Va denunciata alla Corte di Giustizia”

Publio Fiori, ex vicepresidente della Camera, contro l’Europa per la gestione dei migranti: “Il loro disinteresse va segnalato”

Il problema relativo ai migranti sta coinvolgendo l’Italia e numerosi Paesi europei. Il nostro Governo sta provando ripetutamente a coinvolgere l’Unione Europea, nel tentativo di risolvere la problematica e trovare soluzioni che permettano di mettere n freno all’enorme flusso migratorio che sta colpendo le nostre coste. Ma che riguarda anche altri Paesi. Numerose le richieste di intervento. Tra le quali anche quella di Publio Fiori. L’ex vicepresidente della Camera, ha lanciato un vero e proprio monito all’Unione Europea, tirandola in ballo. Da gennaio a oggi i migranti sbarcati sulle nostre coste sono stati 26.927, mentre nel 2022 erano stati 6.543, riposta il Ministero dell’Interno. Un numero clamoroso, che merita attenzione.
Publio Fiori
Publio Fiori denuncia l’Unione Europea sui migranti – Qnm.it
“Il disinteresse dell’Ue per il crescente fenomeno dell’immigrazione che sta investendo l’Italia comporta due inadempimenti della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo: per l’omissione di interventi in favore degli immigrati e per la mancata partecipazione agli oneri finanziari che il nostro Pese è tenuto a sostenere e che si risolve in una accoglienza non sufficientemente dignitosa”, ha scritto Publio Fiori nell’ultimo numero dell’Idea Popolare, il periodico fondato da Don Sturzo che alcuni democristiani hanno recentemente rieditato. Il politico, che è stato consigliere e assessore a Roma, consigliere e capogruppo in Regione, deputato, sottosegretario, ministro dei Trasporti, Vice Presidente della Camera e che ha recentemente lanciato Iniziativa Popolare, ha usato parole durissime, tirando in ballo le responsabilità dell‘Unione Europea.

“L’Europa non contribuisce alle spese”

Publio Fiori, ex vicepresidente della Camera – Qnm.it
“C’è un principio di dirittoha proseguito Fiori – che risale al brocardo latino “inadimplementi non est adimplemendum” ripreso dall’art. 1460 del nostro codice civile e per il diritto Internazionale dell’art. 60 della Convenzione di Vienna del 1969 che blocca il diritto del creditore che a sua volta e per altro verso è inadempiente. E’ il caso della U.E. che riceve ogni anno dall’Italia circa 19 miliardi ma che non contribuisce adeguatamente alle spese che sosteniamo per l’accoglienza degli immigrati”.
Fiori parla apertamente della possibilità di denunciare l’Unione Europea per omissioni e mancati interventi, per quello che concerne la gestione dei flussi migratori. “Ci sono quindi gli estremi – ha continuato Fiori – per un ricorso alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per fare accertare le omissioni della U.E. per i mancati interventi umanitari e finanziari in violazione della “Convenzione Europea dei diritti dell’uomo” e per ottenere che l’Italia sospenda i versamenti annuali per la mancata partecipazione agli oneri che gravano prevalentemente sul nostro Bilancio. In modo da poter utilizzare questi fondi per l’accoglienza”.