Un liceo romano, il Mamiani, ha invitato l’avvocato di Cospito per “un contraddittorio che favorisca la conoscenza critica”. La Polizia insorge: “Chiamiamo anche chi è stato gambizzato da lui”
Sta facendo discutere la scelta del Liceo romano Mamiani di Roma. La preside della storica scuola capitolina Sallutri, ha deciso di invitare il legale di Alfredo Cospito, l’avvocato Ludovica Formoso, per un dibattito con i ragazzi. Secondo la responsabile dell’Istituto, il faccia a faccia servirà per “avere un contraddittorio che favorisce la conoscenza critica”.

La scelta dell’Istituto Mamiani ha trovato la ferma opposizione delle Forze di Polizia. Il responsabile di Italia Celere (il principale sindacato delle forze dell’ordine) Andrea Cecchini, ha ribadito: “Alla luce di tutta questa filosofeggiante e sbeffeggiante anarchia dei giorni nostri, vorremmo che i giovani e i dirigenti scolastici invitassero anche Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, gambizzato da Cospito, giusto per favorirne, nel contraddittorio, la conoscenza critica. Chiariamo, con estrema franchezza, che per la Treccani “gambizzare” significa “ferire sparando alle gambe, come atto terroristico”, ha dichiarato in esclusiva ai nostri microfoni. “In questo Paese – continua Cecchini – si pensa sempre e solo ai carnefici e mai alle vittime. Abbiamo tanti familiari di poliziotti, uomini di legge, magistrati e uomini civili, uccisi dalle Mafie, dai terroristi. E a loro non pensa mai nessuno. In Italia si pensa a quanto soffrono i mafiosi e i terroristi al 41 bis che, poverini, non possono vedere le loro famiglie. E le famiglie di chi è stato ucciso? A loro e alla loro sofferenza, chi ha mai pensato? “.
Cecchini ribadisce l’importanza del 41 bis, misura adottata nei confronti di Cospito e confermata dalla Cassazione: “Il 41-bis che tanto è demonizzato da certi ambienti radical chic è una misura studiata ed applicata per combattere le mafie ed il terrorismo, stizzisce pensare che sia la stessa gente che organizza le marce contro le mafie e scrive bellissimi post pieni di lacrime e musica straziante, a scagliarsi contro il 41 bis. Oltretutto, si sta parlando sempre e comunque di una persona che ne ha quasi ucciso una per motivi politici, rivendicandone l’attentato. Sarebbe bello, poi, che i dirigenti scolastici ed i giovani invitassero anche i poliziotti che vengono presi a bastonate per far rispettare la Legalità, ma questo sarebbe troppo umano e poco sensazionalista”.
Le proteste degli anarchici

Cecchini e Italia Celere continuano: “Il 41-bis è un regime necessario a sconfiggere mafie e terrorismi perché contro chi ha sparato e ucciso non si può opporre un vassoio di pasticcini ma solo misure che evitino la reiterazione. Sta di fatto che la Corte di Cassazione, ancora una volta, ha ritenuto congruo il regime del 41-bis per questo anarco-insurrezionalista che sta scontando una pena per terrorismo“. Cospito sta continuando lo sciopero della fame ed ha annunciato di non volersi fermare. Durante le ultime manifestazioni gli anarchici hanno accusato lo Stato di volere la morte di Cospito. “Mi chiedo cosa succederebbe se tutti coloro che hanno sbagliato così gravemente ricattassero lo Stato. Per ognuno di questi delinquenti verrebbero creati presìdi, volantinaggi e scioperi della fame? E perché non farlo per chi è morto per la Libertà di tutti invece di dare tutta questa voce e spazio a chi inneggia alle brigate rosse, come questi anarchici che tutti i giorni in strada auspicano altri morti?”.