Hollywood sciopera sull’intelligenza artificiale: “Le macchine plagiano”

Sta diventando globale il dibattito sull’intelligenza artificiale, come usarla e con quali finalità ma i timori dell’industria dello spettacolo di Hollywood sono molti

Una delle associazioni più forti d’America è la WGA, la Writers Guild. Riunisce tutti i più importanti autori e sceneggiatori dell’industria televisiva e cinematografica.

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I picchetti davanti agli studi della Disney – Credit WGA (QNM)

Dalle loro mani escono format, copioni, idee narrative di un’industria colossale che macina miliardi e che sta flirtando un po’ troppo con la nuova moda delle intelligenze artificiali.

Hollywood e l’intelligenza artifiale: è scontro

Da ieri gli autori e gli sceneggiatori della WGA sono in sciopero con tanto di picchetti fuori dai capannoni che ospitano i principali teatri di posa di Hollywood e alla Peacock Network, la prima società di produzione che ha ufficializzato la propria intenzione di utilizzare i bot per scrivere copioni e temi narrativi.

Un paradosso. Gli stessi autori che hanno scritto copioni che trattavano il tema del dualismo tra uomini e macchine (Matrix solo per citare il caso più clamoroso) hanno deciso di ribellarsi.

La Writers Guild of America sta cercando di limitare l’uso dell’intelligenza artificiale nella scrittura di sceneggiature cinematografiche e televisive. Gli studi di Hollywood, che lottano per rendere redditizi i servizi di streaming e devono affrontare la contrazione delle entrate pubblicitarie, hanno subito respinto l’idea di copioni proposti dalla AI.

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I cartelli della protesta degli autori americani – Credit WGA (QNM)

“Macchine per il plagio”

La disputa sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale è una delle numerose questioni che hanno portato gli sceneggiatori cinematografici e televisivi di Hollywood a scioperare lunedì. Era da 15 anni che le industrie di cinema e TV non incrociavano le braccia per motivazioni di carattere sindacale.

“Siamo arrivati al punto – dice John August, sceneggiatore molto affermato e membro della WGA – che ci toccherà correggere le loro bozze sciatte. Nessuna intelligenza artificiale riuscirà mai ad avere idee originali. Si tratterà sempre di qualcosa di copiato, tradotto e incollato. La creatività, la cosiddetta opera di ingegno, è l’ultimo baluardo che distingue l’essere umano. Se vogliamo perdere anche questo l’umanità può anche scomparire dalla faccia della terra…”