Harry, scuse ufficiali: i media britannici fanno un passo indietro

Clamorosa presa di posizione da parte di uno dei più importanti editori britannici che pubblicano un messaggio di scuse nei confronti di Harry, il secondo figlio del re Carlo III

A distanza di pochi giorni dalla fastosissima cerimonia di incoronazione di Carlo III, un editore britannico chiede scusa a Harry per i metodi dei suoi giornalisti.

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Il principe Harry lascia l’Alta Corte di Londra dopo la testimonianza sui media (Credits ANSA) – QNM

A postare un messaggio di scuse nei confronti di Harry è stato il Daily Mirror, uno dei quotidiani più diffusi del paese.

Harry, di nuovo tante scuse

La società editrice del tabloid, la Mirror Group Newspapers di proprietà della Reach, ha infatti ammesso di avere utilizzato in ameno un’occasione un investigatore privato, incaricato di raccogliere illegalmente materiale privato sul figlio minore di re Carlo, che si trovava in una discoteca.
La Reach ha scritto testualmente…. “Ci scusiamo senza riserve, nella speranza che queste scuse siano accolte e riconoscendo che Harry abbia diritto a un adeguato risarcimento”.

I rapporti tra la casa reale britannica e i media sono sempre stati notevolmente complicati. Un po’ per l’invadenza dei quotidiani e dei loro giornalisti. Ma anche per la morbosa curiosità dei sudditi che hanno sempre reso il gossip di casa reale uno dei primi argomenti di interesse editoriale per i giornali.

Fuga da Londra

Harry ha sempre fatto della tutela della propria privacy uno degli argomenti di punta della propria decisione di lasciare l’Inghilterra insieme alla moglie Meghan e ai loro due figli. In una udienza recente Harry aveva ricordato il dramma della madre  Diana, morta sotto il tunnel dell’Alma a Parigi mentre alcuni paparazzi inseguivano l’auto sulla quale viaggiava insieme al compagno Dodi Al Fayed per scattarle alcune foto.

Il principe Harry è stato sempre molto esplicito su come i giornali britannici perseguono le loro storie. Usando “metodi non etici” definendoli anche una “minaccia per la democrazia”.

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Carlo III ed Harry quando ancora il principe non aveva deciso di dimettersi dagl obblighi della corona – Credits ANSA (QNM)

Chiederà un risarcimento?

Oggi arrivano le scuse e probabilmente anche un congruo risarcimento. Ma solo da uno dei gruppi editoriali coinvolti nella inchiesta che in passato ha travolto numerosi altri giornali.

In passato il quotidiano News of the World, accusato di avere intercettato comunicazioni private e personali della famiglia reale, non solo Harry, ma anche William, Carlo e Camilla, aveva chiuso i battenti.

Non ci sono ancora reazioni da parte di Harry, che dopo la cerimonia di incoronazione di suo padre Carlo è tornato negli Stati Uniti. Ma l’impressione è che il profilo estremamente basso del principe nel corso della sua breve visita a Londra per l’evento abbia migliorato la sua immagine agli occhi dei sudditi.