Corrado Zunino è il giornalista italiano vittima di un agguato nel corso della guerra in Ucraina: le sue parole dopo la morte del suo fixer Bogdan Bitik.
Il cronista Corrado Zunino, insieme al suo accompagnatore Bogdan Bitik, hanno subito un agguato alle porte di Kherson, zona a sud dell’Ucraina. L’inviata del quotidiano la Repubblica è vivo, il compagno è invece deceduto: l’interprete lascia un figlio e una moglie.

L’inviato italiano ha riportato alcune ferite ad una spalla ed è stato ricoverato in ospedale a Kherson. L’uomo ha fornito ulteriori dettagli sulla vicenda accaduta, momenti difficili da dimenticare e grande tristezza per la scomparsa del compagno di viaggio sul fronte.
La testimonianza
Il giornalista ha spiegato nel dettaglio quanto accaduto nella città ucraina che da mesi è sotto l’attacco delle milizie russe. Zunino ha ribadito di aver oltrepassato tre checkpoint e di aver parlato con i militari ucraini, senza alcun problema, improvvisamente un drone avrebbe cambiato tutto.
“Non era una zona di combattimenti. Poi siamo stati colpiti, ho sentito un sibilo e ho visto Bogdan a terra, non si muoveva, ho strisciato fino a togliermi dalla fila del fuoco. Ho corso fino a quando non ho incrociato un’auto di un civile. Ero pieno di sangue, mi sono fatto portare fino all’ospedale di Kherson“, ha spiegato.

Momenti certamente complicati per Zunino che ha spiegato il dolore per la perdita del suo amico Bogdan. “Ho quattro ferite ma sono stato curato perfettamente. Ho provato più volte a chiamare Bogdan, non rispondeva. Era un mio grande amico, è una sofferenza atroce“, ha ribadito Zunino parlando con i colleghi de la Repubblica.
Il commento del ministro Tajani
Sul ferimento di Zunino è intervenuto Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, che ha scritto un messaggio sui social per parlare dell’agguato subito dal giornalista. “Zunino è rimasto ferito durante l’attacco di un drone a Kherson. Sta bene ed è seguito dalla nostra ambasciata a Kiev“, si legge in un estratto del messaggio riportato dall’ex presidente del Parlamento Europeo.
Sul caso è intervenuto ai microfoni di Sky TG24 anche Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, che ha voluto rassicurare gli italiani. “Nel momento in cui ho appreso la notizia di questo evento infausto, ho contattato le nostre forze militari che mi hanno dato i dettagli del caso. Sono entrati in contatto con il giornalista e faranno tutto quello che possono per aiutarlo“, ha ribadito.
Corrado Zunino giornalista di @repubblica, rimasto ferito ad una spalla durante l’attacco di un drone a Kherson, sta bene ed è seguito dalla nostra Ambasciata a Kiev. Sono insieme al Ministro Kuleba che ha assicurato la piena collaborazione delle autorità ucraine.
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) April 26, 2023
La conferma è arrivata anche dallo stesso Corrado Zunino che da mesi segue il conflitto in Ucraina. Ha raccontato di essere in viaggio da Kherson verso Odessa e di stare bene, nonostante tutto. “Un dolore infinito, aveva il giubbotto con la scritta press“, si legge in un tweet di Zunino che ha voluto omaggiare l’amico Bogdan. Il conflitto va avanti da oltre un anno e da mesi il cronista italiano ha seguito insieme all’interprete passo dopo passo l’evolversi della guerra, raccogliendo testimonianze e analizzando i terribili momenti vissuti.
In viaggio da Kherson verso Odessa. Sto bene, ho una ferita alla spalla destra, sfiorata dal proiettile che ha centrato il mio grande amico Bogdan. Credo sia morto, all’inizio del Ponte di Kherson. Un dolore infinito. Avevo il giubbotto con la scritta Press.
— Corrado Zunino (@corzunino) April 26, 2023