Gabrielli (Polizia Postale): “Ecco come ci difendiamo dai cyber attacchi e dai pericoli in rete”

Il Direttore della Polizia Postale in esclusiva a Qnm.it: “Da una parte gli attacchi legati alla guerra, dall’altra gli anarchici. Ecco come ci muoviamo”

I cyber attacchi alle reti statali; le minacce che continuano ad arrivare sul web alle istituzioni e, come se non bastasse, il fenomeno anarchico, che la vicenda legata ad Alfredo Cospito ha ulteriormente amplificato. Nelle ultime settimane il lavoro per la Polizia Postale è aumentato a dismisura. Gli attacchi ai siti governativi (che nel bel mezzo del conflitto tra Russia e Ucraina si erano moltiplicati), stanno lasciando spazio ai controlli sui gruppi anarchici, che approfittano della rete, per dare sfogo alla loro protesta e organizzare manifestazioni che spesso sfociano in veri e propri attacchi.

Cyber attacchi
L’Italia sotto attacco dal punto di vista informatico – Qnm.it –

L’Italia si trova di fronte a minacce continue che arrivano dalla rete, ed è chiamata ad inasprire i controlli. Il Ministro Adolfo Urso, pochi giorni fa, ha lanciato l’allarme: “Vi è un crescente rischio di attacchi informatici rivolti alle tecnologie e ai dispositivi. Attacchi diretti sia a compromettere il funzionamento delle infrastrutture sia a sottrarre dati”. L’Italia è stata oggetto di numerosi attacchi informatici nelle ultime settimane. Un fenomeno in netta crescita che preoccupa il mondo politico, istituzionale e legato alla sicurezza. “Dobbiamo investire energie e risorse per aumentare la cyber sicurezza del paese – ha continuato Urso – è un’attività che non possiamo permetterci di rimandare”.

Ma come ci si può proteggere da questo tipo di attacchi? L’Italia è in grado di difendere i propri dati sensibili o rischia di essere costantemente sotto pressione? Ivano Gabrielli, Direttore della Polizia Postale, non ha dubbi: “Il nostro lavoro è aumentato a dismisura e si lavora su più fronti”, ha dichiarato in esclusiva a Qnm.it. Innanzitutto sul controllo dei siti governativi, che sono stati più volte presi di mira. “E’ un fenomeno riconducibile all’effervescenza che il mondo virtuale vive intorno al conflitto russo-ucraino. E’ ovvio che diverse attività vengono portate avanti e rivendicate. Tutto mira ad un processo più ampio, per cercare di destabilizzare e diffondere insicurezza nei Paesi che si sono schierati nel conflitto. La battaglia naturalmente viene intesa ancora aperta, sia sul fronte territoriale, che virtuale”.

Il monitoraggio e il pericolo anarchici

Ivano Gabrielli
Ivano Gabrielli, Direttore della Polizia Postale – Qnm.it –

Grande attenzione anche alle vicende interne. Da qualche settimana a questa parte il nostro Paese ha vissuto momenti di alta tensione, con violenze effettuate durante le proteste degli anarchici. La Polizia Postale segue con attenzione ciò che accade sul web. “Viene sviluppata un’attività informativa, di monitoraggio e di osservazione costante sulla dimensione virtuale di un fenomeno reale. Il web è la piazza dove il dibattito si accende ed è lì che vengono organizzate iniziative di protesta, che spesso sfociano negli scontri di piazza”. Gabrielli assicura che, “noi, come Polizia di Stato siamo obbligati ad un lavoro di prevenzione, monitoraggio e osservazione sulla rete. Le nostre strutture, che concorrono alla parte informativa, servono per gestire la sicurezza pubblica sono impegnate sul versante del terrorismo e sul fronte anarchico”.