Facebook scambia il nome di un prodotto per un insulto: clamorosa decisione

Una storia incredibile, segnalata sul web: il famoso social network scambia un prodotto italiano per un insulto e lo banna dalla rete: “L’insulto è non conoscerlo”

“Caro Facebook, il vero insulto è non conoscerla”. Con queste parole una ditta italiana ha reso pubblica una storia assurda. Il famoso social network, in base ai controlli su termini e frasi utilizzate nei post, ha scambiato il nome di un prodotto italiano, tra i più conosciuti e apprezzati, per un insulto, bannandolo dalla rete. “Il suo post sembra insultare o prendere di mira gruppi specifici di categorie protette, pertanto non rispetta i nostri standard della Community”, hanno scritto i responsabili di Facebook.

Facebook
Clamoroso Facebook scambia il nome di un cibo per un insulto – Qnm.it –

Che poi hanno dato (almeno) la possibilità di chiarire l’equivoco: “Richiedi un controllo se credi che la tua inserzione sia stata rifiutata per errore”. Ed è proprio quello che la ditta Interiora Design (specializzata nella vendita di panini), ha fatto. Non prima però di rendere pubblico ciò che era successo, e che aveva fatto cadere dalle nuvole tutti. Facebook aveva infatti scambiato per insulto il nome di un prodotto, che è alla base di un panino: parliamo della finocchiona.

La ditta Interiora Design (che come motto ha scelto lo slogan: Panini belli dentro), ha risposto per le rime al social gestito da Zuckenberg: “Caro Facebook, vorremo dirti che “Finocchiona” non è un insulto ma un insaccato tipico toscano! L’offesa sta nel non conoscere questa prelibatezza!”. La società, piuttosto che attendere la risposta del social network, ha preferito rifare da capo l’intera campagna, per evitare una nuova censura di Facebook. Colpa degli algoritmi: la cosiddetta intelligenza artificiale che aiuta in molti casi a risolvere i problemi, ma che in altre situazione si dimostra deleteria (“e molto poco intelligente”), hanno scherzato diversi utenti su Facebook.

Finocchiona
Il panino con la finocchiona, al centro delle polemiche- Qnm.it –

“La finocchiona è un prodotto che ha il sapore della storia”, hanno scritto nel nuovo post che racconta le origini medioevali dell’insaccato che diventò protagonista “delle tavole nobiliari e delle osterie più famose della Toscana”. L’algoritmo ha scambiato il nome del prodotto in un insulto omofobo: il classico esempio di come l’intelligenza artificiale non si è dimostrata infallibile. E non si tratta di un caso isolato. “Ci capita spesso e per motivi anche più assurdi – spiegano da Laboratorio Com. “Facciamo campagne su alcuni tipologie di categorie, come persone con determinate malattie, e Facebook ce le blocca puntualmente pensando siano discriminatorie: è il limite dell’intelligenza artificiale – concludono – tanto bella quanto dannosa”.