El Chino Antrax, boss dei Narcos tradito dalle foto su Instagram

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La storia di El Chino Antrax racconta meglio di mille esempi la pericolosità dei social network. Se sei un boss del narcotraffico, personaggio di spicco di uno dei Cartelli più efferati del Messico, la cosa più stupida che tu possa fare è lasciare in giro tracce del tuo passaggio. Eppure sempre più esponenti delle bande che lottano per il controllo del mercato della droga cascano nella più evidente delle trappole: i social network. El Chino Antrax (vero nome José Rodrigo Aréchiga Gamboa) non è stato da meno, tradito dalle foto postate su Instagram e arrestato pochi giorni fa all’aeroporto di Amsterdam. Se prima il suo nome incuteva timore, ora tutti irridono la sua scarsa cautela.

Qualche settimana fa avevamo raccontato la storia di Serafin Zambada Ortiz, figlio del temibile Ismael “El Mayo” Zambada e rampollo di una delle famiglie più importanti del cartello messicano dei Sinaloa. Il ragazzo era stato rintracciato e arrestato dalla DEA (le forze speciali anti-droga degli Stati Uniti) proprio grazie alle tracce lasciate in rete: check-in, foto postate su Facebook e Twitter, frasi rivelatorie scritte sul suo profilo. L’esperienza di Serafin non è servita a indicare la retta via ai suoi ‘colleghi’, tanto più che anche El Chino Antrax fa parte dello stesso temibile Cartello di Sinaloa. Anzi, a rendere ancora più paradossale la situazione c’è un altro dettaglio: El Chino è uno dei leader e fondatori dei Los Antrax, squadrone armato che protegge proprio El Mayo Zambada, padre di Serafin.

Chi ha avuto modo di osservare le innumerevoli foto di El Chino su Instagram avrà di sicuro apprezzato la finezza e lo stile del narcotrafficante, che si fa riprendere con un mitra dorato in mano, tra due avvenenti Babbe Natale in intimo e a bordo dei suoi bolidi. Sempre con il volto coperto, ma gli investigatori non hanno impiegato molto per fare due più due. D’altra parte le mele marce cadono vicine e a questo punto il boss supremo non sarà per niente contento di come si stanno comportando i suoi discepoli. Siamo sicuri che da oggi i social network verranno banditi dalle bande del narcotraffico, ma potrebbe già essere troppo tardi. I due personaggi arrestati potrebbero rivelare alla DEA e agli Stati Uniti informazioni fondamentali sul Cartello di Sinaloa, mettendo a rischio uno dei gruppi storici di Narcos.