Donne che provano troppo piacere: i casi da incubo

Cara Anaya - 90 orgasmi ogni ora
(Cara Anaya)

Il piacere della donna è uno dei più grandi misteri dell’umanità, nonché l’aspirazione ultima di ogni uomo. Il segreto dell’orgasmo femminile è nascosto nei meandri di quei corpi che tanto amiamo, ma se da un lato ci sono donne che con difficoltà provano piacere durante l’amore, dall’altro ce ne sono altre che vengono colte dagli spasmi anche mentre non stanno avendo un rapporto. Una benedizione? No, più una condanna, come dimostrano i seguenti casi da incubo di donne che provano troppo piacere.

I giornali (in particolare i tabloid britannici) si lanciano su storie simili come predatori, perché sucitano la curiosità morbosa del lettore e vengono spesso riprese anche dagli utenti della rete. Merito sia dell’eccezionalità delle storie sia della concezione spesso oscura che si ha del piacere delle donne. In verità dietro i continui orgasmi si nasconde spesso una malattia vera e propria, conosciuta con il termine di Persistent Genital Arousal Disorder, una sindrome che può persistere anche per giorni o settimane. Il disturbo causa eccitazione sessuale spontanea e incontrollabile, anche quando non accompagnata da stimolazione o desiderio sessuale. In pratica le donne vittime della sindrome sono sempre eccitate e prossime all’orgasmo (che poi può arrivare o meno).

Cara Anaya ha 90 orgasmi all'ora
(Cara Anaya)

Cara Anaya è moglie di Tony Carlisi e mamma di Merrick, anche lei è affetta dalla rara condizione che le provoca fino a sei ore di eccitazione sessuale al giorno, con una media di 180 orgasmi raggiunti in due ore. Cara vive in Arizona – Stati Uniti – con la sua famiglia, e confessa di soffrire molto questa sua ‘particolarità’: ‘Agli estranei potrebbe sembrare meraviglioso, ma è insoddisfacente e mi fa provare molta vergogna. Rimango confusa, umiliata‘. Essere scosse da questi fremiti è molto imbarazzante quando si è in pubblico: ‘Quando si è in presenza di bambini mi sento come una pervertita‘, aggiunge Cara, alla quale è stata diagnosticata la malattia incurabile tre anni fa, e ora dovrà convivere con gli orgasmi spontanei per tutto il resto della sua vita.

Kim Ramsey
(Kim Ramsey)

Già qualche tempo fa avevamo raccontato la storia di Kim Ramsey, 44enne infermiera del New Jersey, diventata un vero e proprio caso negli Stati Uniti a causa del disturbo, che la portava a vivere un’esistenza costellata da continui orgasmi, fino a 100 al giorno.

Amanda Gryce dalla Florida
(Amanda Gryce)

Un’altra vicenda simile è riportata invece dal Daily Mail, che ha intervistato Amanda Gryce, 22enne della Florida che si limita a una cinquantina di orgasmi al giorno, spesso costretta a darsi piacere fino a 20 volte per calmare gli spasmi. Una tortura che trasforma quello che di solito è un momento di grande piacere in un atto meccanico e quasi ‘medico’, cancellando ogni magia e anzi trasformando “la vita in un incubo, perché questa condizione prende il pieno controllo della tua esistenza“. Non solo, perché spesso questi momenti arrivano quando Amanda si trova in giro con amici o a lavoro tra i colleghi, causando non poco imbarazzo e minando la vita sociale.

Gretchen Molannen suicida
(Gretchen Molannen)

Questo è uno dei motivi che hanno spinto in passato qualche donna a compiere gesti inconsulti per liberarsi dal ‘tormento del piacere’, come è stato ribattezzato da alcuni studiosi americani. E’ il caso, ad esempio, della 39enne Gretchen Molannen, anche lei della Florida, che si è tolta la vita per porre fine a una vita di dolore continuo che andava avanti da 16 anni e l’aveva costretta a lasciare il lavoro, tagliare i ponti con gli amici e rinunciare del tutto all’idea di avere un fidanzato. Il dottor Robert Echenberg, specialista di questo tipo di problemi, ha commentato la vicenda affermando che la depressione e i suicidi sono tutt’altro che rari tra le donne che soffrono di questa sindrome.

Rachel

D’altra parte è difficile riuscire a immaginare cosa deve essere vivere con la sensazione costante di eccitazione e con il bisogno di sfogare il tutto dandosi piacere, ovunque ci si trovi e qualsiasi cosa si stia facendo. Un pensiero fisso che tormenta l’anima, come confessato da Rachel, ragazza della Georgia che ha preso parte a un documentario sull’argomento intitolato 100 Orgasms a Day. E’ questa la sua condizione quotidiana, quella di una persona malata che per 6 o 8 ore consecutive ogni 30 secondi rischia di raggiungere il climax. Non c’è controllo, e basta anche solo osservare la lavatrice in movimento per scatenare i brividi. Qualcuno potrebbe sorridere, ma a dire la verità queste storie fanno davvero paura: pensate cosa voglia dire vivere accanto a una donna che soffre di PGAD. Un motivo in più per rispettare le nostre donne e apprezzare quando raggiungono il piacere durante i rapporti amorosi.