Donald Trump traballa di nuovo: anche Pence davanti al gran giurì

L’ex vicepresidente USA Mike Pence sarebbe comparso davanti al gran griuì di Washingon per rispondere delle telefonate tra lui e Donald Trump immediatamente prima de fatti di Capitol Hill

L’ex vicepresidente Mike Pence ha testimoniato ieri davanti a un gran giurì federale che indagava sulle conseguenze delle elezioni del 2020 e sulle azioni di Donald Trump.

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Donald Trump altre ombre sull’ex presidente – Credit ANSA (QNM)

La notizia è stata diffusa nella tarda serata di ieri dalla CNN che ha citato autorevoli fonti vicine all’FBI e all’ex vicepresidente.

Mike Pence risponde al Gran Giurì su Donald Trump

Si tratta di un evento storico. È la prima volta nella storia moderna degli Stati Uniti che un vicepresidente è costretto a testimoniare sul presidente che aveva affiancato. Pence ha dovuto spiegare la natura delle sue conversazioni private con Trump fino al 6 gennaio 2021. Stando all’inchiesta Trump avrebbe fatto pesanti pressioni per fare in modo che la comunicazione ufficiale del risultato elettorale nel quale aveva perso da Biden non arrivasse al congresso e agli elettori.

Il tutto nel bel mezzo di due udienze che vedono Trump al centro dell’attenzione. Una per le accuse di molestie e violenza sessuale della giornalista e scrittrice E. Jean Carroll. L’altra per le vicende legate a un esborso di denaro per zittire alcune testimoni su un’altra vicenda di molestie, caso per il quale Trump ha già testimoniato un mese fa negando ogni accusa davanti ai giudici della corte di Manhattan.

I contrasti tra Pence e Donald Trump

L’incontro di Pence con il gran giurì arriva anche pochi giorni dopo la conferma della volontà di Trump di prendere parte a una nuova corsa alla Casa Bianca in vista delle elezioni presidenziali del 2024. Dunque la testimonianza di Pence potrebbe gettare nuove ombre sul futuro politico di Trump che con il suo vicepresidente ha vissuto quattro anni di forte contrasto, se non addirittura di scontro.

Pence non ha mai fatto mistero di avere contraddetto Trump in più di un’occasione: e anche relativamente alle telefonate del 6 gennaio 2021 avrebbe sempre respinto le pressioni dell’ex presidente.

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L’ex vicepresidente USA Mike Pence – Credit ANSA (QNM)

I fatti di Capitol Hill

Di quello che ha testimoniato Pence non si sa quasi nulla. L’ex vicepresidente è arrivato davanti al gran giurì di Washington poco dopo le 9 del mattino accompagnato dalla scorta e dal suo personale a bordo di due SUV con i vetri oscurati.

Le conversazioni di Trump e Pence nei giorni immediatamente precedenti all’assalto a Capitol Hill, sarebbero di grande interesse anche per gli investigatori che stanno completando l’inchiesta sull’attacco. Gran parte di ciò che si sa delle loro comunicazioni Pence lo ha raccontao in un libro di memorie uscito l’anno scorso.