L’ex presidente USA Donald Trump si è trasferito a New York per l’udienza di oggi nella quale sarà incriminato per la vicenda delle mazzette alla pornostar
Donald Trump arriva a New York in un clima di forte tensione. L’ex presidente americano ha lasciato la sua residenza privata di Mar A Lago in Florida con il suo aereo personale. È arrivato a New York per dormire nel suo attivo alla Trump Tower.

Poi raggiungerà il palazzo della corte di giustizia di Manhattan mai così presidiato dalle forze dell’ordine: agenti della polizia locale, dell’FBI e diverse unità antisommossa. Il timore di nuove violenze dopo gli incidenti di Capitol Hill è alto.
Donald Trump davanti ai giudici
L’accusa è nota. Trump avrebbe zittito attraverso uno dei suoi legali, oggi pronto a testimoniare per l’accusa contro di lui, una pornostar con cui aveva avuto una relazione. Si tratta dell’ultima fase di una lunga inchiesta portata avanti dalla procura di Manhattan già da alcuni anni.
New York si sveglierà questa mattina in una condizione di città blindata con misure di sicurezza mai così intense. Anche Eric Adams, il sindaco della città, ieri ha chiesto ai potenziali agitatori di rispettare le regole e comportarsi come si deve.
Quanto alla procedura dell’incriminazione, della quale si è molto parlato, ieri gli avvocati di Trump una squadra di una decina di professionisti tra i quali Joe Tacopina, hanno confermato che l’ex presidente si dichiarerà non colpevole davanti al grand jury.
Niente manette per lui. La prassi dovrebbe prevedere solo la schedatura delle sue impronte digitali.
Telecamere o no
La giornata di ieri è trascorsa in gran parte intorno alle discussioni sulla presenza o meno delle telecamere. Il corpo legale di Trump ha chiesto fermamente di non ammettere fotografi e cameramen nella sala dell’udienza. Paradossale il fatto che Trump abbia costruito gran parte della sua fortuna intorno al clamore mediatico delle sue operazioni finanziarie e non e che uno dei colossi più solidi della sua fortuna sia rappresentata proprio dalla società di produzione che confeziona programmi televisivi, film e format editoriali.

Il viaggio di Trump
Trump è arrivato al LaGuardia, l’aeroporto cittadino con l’Air Force Trump, un Boeing 757, dopo tre ore e mezza di volo da West Palm Beach. Ad accogliere lui e due collaboratori un SUV che è andato direttamente sotto la Trump Tower, a pochi isolati dal palazzo di giustizia. Ultimo acquisto del suo team di avvocati Todd Blanche, un importante avvocato che ha difeso diversi funzionari pubblici dopo una carriera da procuratore federale. È stato lui a curare i documenti con i quali è stata richiesta la negazione di qualsiasi copertura editoriale all’interno dell’aula.
L’ultimo post di Donald Trump è eloquente: “Siamo alla caccia alle streghe, il nostro Paese un tempo grande sta andando all’inferno”. Il timore è che i suoi sostenitori più estemi causino tensioni e disordini tra la Trump Tower e la corte del grand jury.