Covid, tutti sotto inchiesta: le carte della procura

Da Conte a Speranza, dai responsabili dell’Istituto Superiore di Sanità agli assessori. Tutti indagati per la gestione del Covid

Ricordate i volti che nei primi mesi del 2020 impazzavano in tv, sui social e in tutti gli speciali dedicati al Covid? Politici, responsabili medici, assessori, virologi, uomini e donne che abbiamo imparato a conoscere in ogni dettaglio? Oggi, a distanza di tre anni, gli stessi personaggi finiscono in un’indagine, destinata a fare scalpore. Cosa è accaduto in quei mesi? Quali errori sono stati commessi? Quante persone si sarebbero potute salvare se si fosse agito in modo diverso? Domande che si sta ponendo anche la Magistratura.

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L’inchiesta sul Covid ha portato a circa venti indagati – Qnm.it –

L’inchiesta sulla gestione del Covid a Bergamo e in tutte le zone limitrofe è stata chiusa nel pomeriggio di mercoledì primo marzo ed ha portato ad una scelta clamorosa: sono circa venti le persone indagate. Nomi importanti, su tutti quello dell’ex Premier Giuseppe Conte. L’attuale leader del Movimento 5 Stelle (impossibile dimenticare le sue immancabili dirette Facebook i sabati sera, durante il loockdown) si trova in ottima compagnia. Con lui anche l’ex ministro Roberto Speranza, il Governatore della Lombardia Attilio Fontana, l’ex assessore Giulio Gallera, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.

Cuore dell’inchiesta il mancato adeguamento del piano pandemico e la mancata zona rossa in Val Seriana. “Io personalmente, come figlia di una vittima del Covid, sono grata alla Procura di Bergamo per il lavoro immane e puntiglioso che ha fatto in questi tre anni. Insieme al mio team legale e all’associazione dei famigliari delle vittime che noi rappresentiamo, ‘Sereni e sempre uniti’ non possiamo che esprimere una soddisfazione interiore perché la Procura di Bergamo con questo risultato ha dato onore a tutti nostri cari che non ci sono più e ne ha rispettato i famigliari, ascoltando la loro voce e dando le risposte alle domande che avevano posto già tre anni fa“. Queste le parole di Consuelo Locati, coordinatrice del team legale associazione familiari vittime Covid-19 #sereniesempreuniti. Oggi l’associazione sarà ascoltata dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione della pandemia.

Il comunicato della Procura

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I famosi bollettini delle ore 18 – Qnm.it –

“Questo ufficio di Procura in data 20 febbraio – scrive il procuratore di Bergamo Antonio Chiappani in un comunicatoha concluso le indagini nei confronti di 17 persone che, a vario titolo, hanno gestito la risposta alla pandemia da Covid 19″. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Bergamo, “sono state articolate, complesse e consistite nell’analisi di una rilevante mole di documenti acquisiti e/o sequestrati, sia in forma cartacea che informatica, presso il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità, il Dipartimento della Protezione civile, Regione Lombardia, Ats, Asst, l’ospedale Pesenti-Fenaroli di Alzano Lombardo, nonché di migliaia di mail e di chat telefoniche in uso ai soggetti interessati dall’attività investigativa, oltre che nell’audizione di centinaia di persone informate sui fatti, attività questa alla quale hanno partecipato anche in prima persona i Pm delegati”. Un’attività che, ribadisce il procuratore, “è stata oltremodo complessa sotto molteplici aspetti e ha comportato altresì valutazioni delicate in tema configurabilità dei reati ipotizzati, di competenza territoriale, sussistenza del nesso causalità ai fini dell’attribuzione delle singole responsabilità, e ha consentito innanzitutto di ricostruire i fatti così come si sono svolti a partire dal 5 gennaio 2020”. 

Le parole di Conte

“Apprendo dalle agenzie di stampa notizie riguardanti l’ inchiesta di Bergamo. Anticipo subito la mia massima disponibilità e collaborazione con la magistratura. Sono tranquillo di fronte al Paese e ai cittadini italiani per aver operato con il massimo impegno e con pieno senso di responsabilità durante uno dei momenti più duri vissuti dalla nostra Repubblica”. Così in una nota il Presidente del M5S Giuseppe Conte.