Cospito, parla l’ex Ministro della Giustizia: “Il 41 bis va confermato”

Roberto Castelli, Ministro della Giustizia dal 2001 al 2006: “E’ folle pensare di mettere in discussione un provvedimento del genere per una vicenda strumentalizzata”

La discussione sulla Commissione Antimafia alla Camera si è trasformata in una vera e propria bagarre. Le parole di Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, hanno scatenato un putiferio. La seduta è stata interrotta ed è iniziato un lungo confronto tra le parti. Il tema legato al 41 bis (il carcere duro), è tornato prepotentemente di moda. Il Ministro Nordio è stato chiaro: “La nostra linea politica è di una fermezza assoluta sulle forme di intimidazioni. In questo momento storico il 41 bis è indispensabile ed è necessario mantenerlo – ha spiegato – ci sono tutte le pronunce che legittimano il mantenimento di questa situazione, se un domani le cose cambiassero cambierebbero anche le leggi”. “Alla domanda se lo sciopero della fame possa incidere sul 41 bis, la mia risposta è assolutamente negativa”, ha quindi detto.

41 bis
L’ex Ministro della Giustizia Roberto Castelli, sul caso Cospito (Ansa) – Qnm.it –

Sull’argomento è intervenuto l’ex Ministro della Giustizia Roberto Castelli, che in esclusiva a Qnm.it, ha ribadito: “Sono perfettamente in linea con le parole di Nordio. Si tratta di un provvedimento fondamentale per la lotta alle Mafie e al terorismo”. Castelli è stato Ministro della Giustizia dal 2001 al 2006, nel secondo e nel terzo Governo Berlusconi. Conosce l’argomento alla perfezione e si schiera dalla parte dell’attuale Ministro. “Mi sembra una tempesta in un bicchiere d’acqua. Con tutto il rispetto per la vicenda umana di Cospito – dichiara Castelli in esclusiva a Qnm.it –  non penso che un singolo individuo, possa con la sua situazione e attraverso un abusato sciopero della fame, mettere in discussione un provvedimento che, posso garantire dalla mia esperienza quinquennale da Ministro della Giustizia, è molto utile a combattere la Mafia e il terrorismo. Credo che lo Stato debba rimanere fermo sulle sue posizioni e agire secondo il diritto”.

Cospito continua il suo sciopero della fame.

“Se questa persona ha gravi problemi di salute, si deve agire in tal senso, ma mettere in discussione un sistema che ha dato risultati importantissimi nella lotta alla Mafia, solo perchè una persona sta facendo lo sciopero della fame, mi sembra fuori discussione”.

“Una vicenda strumentalizzata”

Roberto Castelli
Roberto Castelli, ex Ministro della Giustizia (Ansa) – Qnm.it –

Molti hanno la sensazione che si stia strumentalizzando la vicenda di Cospito.

“Senza dubbio. C’è una corrente che è sempre stata contro il 41 bis, che riemerge, giocando su una questione che, con tutto il rispetto per l’individuo, non può certo mettere in discussione tutto l’aspetto giuridico. Altrimenti questo potrebbe valere per tutti gli aspetti del diritto. Lo Stato deve agire in modo diverso”.

Quali?
“Deve pensare secondo i principi giuridici, le proprie leggi e valutare, in un quadro che non può e non deve essere messo in discussione, la vicenda singola. Se questa persona ha problemi di salute verrà curato come è sempre accaduto. Ma lo Stato non può cedere di fronte alla manifestazione di una persona”.