Nuova puntata della vicenda relativa ad Alfredo Cospito. Botta e risposta tra l’Onu e il Ministero della Giustizia
Prima le manifestazioni degli anarchici, poi le proteste e gli scontri, il dibattito politico, con accuse reciproche, infine anche l’intervento dell’Onu. Sul futuro di Alfredo Cospito si continua a dibattere e a discutere. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha chiesto informazioni (secondo quanto ribadito dal legale dell’anarchico, ancora al 41 Bis) e l’Italia ha prontamente risposto.

L’Alto Commissariato Onu per i Diritti Umani chiede informazioni allo Stato italiano sul caso di Alfredo Cospito, l’anarchico al 41 bis in sciopero della fame da oltre quattro mesi e attualmente nel carcere di Opera, e di garantire il rispetto degli standard internazionali in materia di detenzione e in particolare della dignità umana. Lo fa in risposta a una comunicazione individuale alla Commissione Diritti Umani sulle condizioni di detenzione del proprio assistito inviata dall’avvocato Flavio Rossi Albertini dopo il rigetto del ricorso per Cospito in Cassazione. “Il primo marzo 2023, l’Alto Commissariato per i Diritti Umani ha inviato allo Stato italiano la richiesta di applicazione di misure temporanee cautelative relative la detenzione al 41bis”, affermano il legale e Manconi in una nota.
La risposta del Ministero
Il Ministero della Giustizia ha immediatamente risposto, confermando la disponibilità del nostro Paese a collaborare con l’Onu. “L’ Italia fornirà all’ONU le informazioni richieste – si legge in una nota – dopo la petizione della difesa di Alfredo Cospito. Una richiesta trattata dalle Nazioni Unite secondo la procedura ordinaria applicabile a ogni petizione ricevuta: l’ONU chiede all’Italia informazioni sul caso e domanda di assicurare che le condizioni di detenzione siano conformi al patto internazionale sui diritti civili dell’uomo e rispettino gli articoli 7-10″.

Il Ministero della Giustizia fa presente che la richiesta della difesa di Cospito “è stata trattata dalle Nazioni Unite secondo la procedura ordinaria applicabile a ogni petizione ricevuta: l’Onu chiede all’Italia informazioni sul caso e domanda di assicurare che le condizioni di detenzione siano conformi al patto internazionale sui diritti civili dell’uomo e rispettino gli articoli 7-10”. Intanto è allerta massima a Torino dove domani è in programma una manifestazione nazionale organizzata dagli anarchici. In città oggi è comparso uno striscione contro il 41 bis e il Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio). E nell’ambito delle indagini su alcune manifestazioni non autorizzate a sostegno di Cospito oggi sono state eseguite alcune perquisizioni a Roma e in Umbria dove l’attività ha riguardato il circolo anarchico La Faglia a Foligno. È stato infine rilasciato su decisione di un tribunale spagnolo, dopo l’arresto di ieri, Ermanno Cagnassone, 32enne torinese coinvolto in indagini per fatti avvenuti a Barcellona e attribuiti a militanti di area anarchica: si presume sia lui il responsabile degli attacchi all’ambasciata italiana.