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Non conosce sosta il successo del trend fotografico sulle cose che possono succedere solo a Napoli. Tra pagine Facebook e blog dedicati, è tutto un susseguirsi di immagini divertenti. Foto che dimostrano (se ce ne fosse bisogno) come i napoletani rappresentano il mix perfetto di genio e sregolatezza. Scene di ordinaria ‘follia’ che, spesso, provocano i soliti commenti razzisti e le infinite diatribe tra chi ama Napoli e chi la odia per partito preso. Qui non troverete nulla di tutto ciò: in questo articolo, scritto da un fiero napoletano, osserveremo senza moralismi quel che, secondo il mito, può succedere solo a Napoli.
Che poi la prima operazione da compiere consiste proprio nello sfatare il mito del ‘succede solo a Napoli‘. Il popolo partenopeo viene spesso preso come esempio quando si deve parlare di quel che non funziona come dovrebbe. Il che non vuol dire solo scarsa propensione al rispetto delle regole ma anche colpi di genio assoluti. Nel bene e nel male, queste due caratteristiche sono tipiche del popolo italiano nel suo complesso. Siamo molto diversi tra noi eppure così al tempo stesso molto uguali. Quel che succede a Napoli, insomma, non succede solo lì, però fa notizia perché rientra nel colore della città.
Pur riconoscendo i tanti limiti di una città e di un popolo, noi vogliamo soffermarci sul lato scanzonato e divertente del comportamento fuori dagli schemi, per confermare ancora una volta che Napoli non è solo monnezza ma anche e soprattutto creatività… persino nelle cose negative. Passeggiando per le strade del centro si possono ammirare scene meravigliose: l’auto dei carabinieri con le ganasce alle ruote perché in divieto di sosta; il motorino senza ruote che resta in piedi per magia; i banchetti che vendono al tempo stesso le lacrime di San Gennaro e il sudore del Pocho Lavezzi.
Sacro e profano convivono spalla a spalla, a maggior ragione nelle scritte che tappezzano i muri della città, i vetri delle auto, le vetrine dei negozi (“Sono al Camposanto di Amandola… vivo“). Frasi di dissenso nei confronti del potere, versi poetici per fidanzate ed ex amanti, insulti per di chi ha parcheggiato male (“Vietato parcheggiare. T’ bucamm’ e rot’“). O semplicemente frasi sgrammaticate (“Ci abbiamo stancati svendiamo tutta la merce“) o prive di senso logico che, proprio per questo loro essere totalmente fuori dal mondo, risultano alla fine vincenti e convincenti (“Strada chiusa, è inutile entrare“). Questa ed altre meraviglie vi attendono nella galleria fotografica, un omaggio a un popolo sorprendente, che regala perle in continuazione.