Cadavere fatto a pezzi trovato da escursionista, 4 persone arrestate | Cosa cercavano nel corpo

4 persone arrestate ritenute responsabili  di importazione, detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di cocaina e di vilipendio e occultamento del cadavere di un corriere, i cui resti erano stati ritrovati nel bosco di monte Parodi alle spalle della Spezia a febbraio dello scorso anno

4 arresti. A finire in manette 4 sudamericani, alla fine di un’operazione condotta insieme dalla Questura e dal Comando provinciale di La Spezia.

Cadavere fatto a pezzi, 4 arresti
Cadavere fatto a pezzi, 4 persone arrestate. Cosa cercavano nel corpo. Foto Twitter

Di cosa sono accusati gli arrestati? perchè la vicenda è grottesca e a tratti raccapricciante. I 4 sono ritenuti responsabili di importazione, detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di cocaina e di vilipendio e occultamento del cadavere di un corriere. I resti del cadavere del corriere erano stati rinvenuti nel  bosco di monte Parodi alle spalle della Spezia. Era il mese di febbraio del 2022.

Escursionista trovata resti di un cadavere. 4 persone arrestate. Cercavano ovuli nel corpo

Cercavano ovuli nel corpo, cadavere smebrato..
Cercavano ovuli nel corpo. Cadavere smembrato, 4 arresti. Foto repertorio Ansa

Gli interventi delle forze dell’ordine sono stati condotti tra le province della Spezia e di Massa Carrara. I provvedimenti di custodia cautelare sono stati emessi dall’autorità giudiziaria, dopo la fase investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica della Spezia. All’operazione hanno partecipato 60 uomini tra agenti di polizia e militari dell’Arma. Come sono partite le indagini? Quando venne ritrovato un teschio, insieme ad altri resti umani. A fare la scoperta fu un escursionista. Quei resti appartenevano al cadavere di un corriere che era morto dopo aver ingerito alcuni ovuli di cocaina. Quindi, gli altri che facevano parte del gruppo, avevano preso l’atroce decisione: fare a pezzi quel corpo, per recuperare la droga. 

Le misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Spezia Fabrizio Garofalo su richiesta del procuratore capo Antonio Patrono e del sostituto Maria Pia Simonetti sono a carico di due dominicani, un colombiano e un ecuadoriano. A loro vengono contestati  i reati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, morte come conseguenza di altro delitto, vilipendio e occultamento di cadavere e spaccio di cocaina. Non è stato invece rintracciato un uomo di 37 anni, si tratta di un domenicano che è ritenuto il principale indagato. Come si sono svolti esattamente i fatti oggetto di indagine? Riavvolgiamo il nastro e torniamo al 17 febbraio del 2022.

Indagini di polizia e carabinieri, scoperto un giro di importazione s paggio di droga

cadavere smembrato, 4 arresti
Cadavere smembrato, 4 arresti. Foto twitter

Un escursionista passeggiava lungo un sentiero di Carpena di Marinasco, quando venne insospettito dallo strano latrare dei suoi cani. L’uomo fece la macabra scoperta: un bacino e altri resti umani. Ovviamente l’escursionista si rivolse alle forze dell’ordine.  Il corpo smembrato era quello di un uomo di 70 anni. Oltre ai resti del cadavere vennero però rintracciati anche 3 ovuli di cocaina. Ecco allora che polizia e carabinieri spostano il focus investigativo su un  un traffico internazionale di sostanze stupefacenti gestito alla Spezia. Il corpo fatto a pezzi poteva essere quello di un Corriere, deceduto probabilmente per aver ingoiato gli stessi ovuli.

Sono state le analisi a confermare questa ipotesi, anche perchè  il cadavere mostrava chiari i segni di un’intossicazione da sostanze stupefacenti compatibili con la rottura di un ovulo. Ma sul cadavere c’erano anche evidenti tracce di tagli post morte, dovuti ai  tentativi di recuperare la cocaina. Non fu possibile in quel caso risalire a chi appartenesse il corpo smembrato. Poi però arriva la svolta, quando uomini del  Nucleo Investigativo dell’Arma dei Carabinieri, durante un’altra operazione, capiscono chi ci fosse dietro l’organizzazione del trasporto della droga. Si trattava del trentasettenne sudamericano. L’uomo, insieme ad altri connazionali, considerata la morte di uno dei componenti della banda,  decise che fare a pezzi il corpo, fosse l’unico modo per avere gli ovuli.

Pedinamenti, intercettazioni, analisi dei tabulati telefonici hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza, oltre che sul 37enne, anche nei confronti di altri due sudamericani di 27 e 29 anni con i quali, nel dicembre 2021, l’uomo aveva organizzato l’importazione di cocaina in ovuli: quantitativo importato,1 kg attraverso il corriere poi morto. Polizia e carabinieri hanno inoltre accertato il coinvolgimento di un altro 30enne, sempre sudamericano, che lavorava regolarmente. Lui trafficava la droga come gli altri, ma nello stesso tempo la spacciava. A domicilio, essendo anche corriere presso una società di trasporto.