Dalla Gran Bretagna arriva la nuova moda dei teenager, il bus surfing. Negli ultimi anni abbiamo assistito al nascere di una lunga serie di mode più o meno bizzarre e pericolose, tutte alimentate da Internet e dalla voglia di mettersi in mostra degli adolescenti. Giochi rischiosi che spesso hanno portato a incidenti e persino morti stupide.
Quella del surfing è senza dubbio una delle categorie più gettonate dai giovani esibizionisti spericolati, e consiste nel portare la logica del surf nell’ambito cittadino. Le varianti sono infinite, dal car surfing (cavalcare le auto stando in equilibrio sul tettuccio) al train surfing (ovvero starsene in bilico mentre il treno viaggia a tutta velocità) passando per il metro surfing, versione metropolitana del train. Lo scopo, invece, è sempre uno solo: filmare la propria bravata e metterla su YouTube.
Il sito di condivisione è dominato da filmati inutili che nessuno vedrà mai, quindi per uscire dal cono d’ombra si calca la mano sulla follia delle proprie evoluzioni. Il bus surfing potrebbe apparire come una pratica innocua, ma in realtà il rischio è sempre dietro l’angolo, come evidente nel video che vi mostriamo, girato a Perth in Scozia e già al centro di un piccolo grande caso sui media britannici. Due ragazzi si agganciano alla meglio al retro di un bus proprio prima che questo parta, rischiando di cadere e finire investiti dalle auto.
Su YouTube stanno proliferando video di questo tipo, proprio come accadde l’anno scorso con il balconing, la moda di lanciarsi dai balconi degli alberghi direttamente in piscina. La polizia sta studiando delle contromisure per arginare il fenomeno, che per ora non ha fatto vittime ma che ha già causato numerosi ricoveri di ragazzi che hanno rischiato la vita per uno stupido gioco. Se vogliamo, è proprio questo il lato oscuro di (chi usa) Internet.