La società è indagata dalla procura per aver corrotto il vicepresidente della federazione arbitrale. Circa sette milioni versati
La Juventus è stata penalizzata dalla Corte di Giustizia Federale di quindici punti, per un problema relativo alle plusvalenze. Il club è in attesa di una nuova verifica da parte dei giudici, su una questione ancor più delicata: gli accordi con i propri calciatori sul pagamento degli stipendi. Una vicenda che potrebbe portare ulteriori (e per alcuni esperti contattati dalla nostra redazione, ancor più gravi) problemi al club bianconero. Ma la Juventus non è l’unica società di primo piano ad incorrere in problemi giudiziari.

In Inghilterra si sono accesi i fari della Magistratura (ordinaria e sportiva) sul Manchester City, con gli inquirenti pronti a fare le pulci ai bilanci del club negli ultimi anni. Ancor più grave l’accusa rivolta ad un altra società di prima fascia a livello europeo, che da anni domina la scena: parliamo del Barcellona. Il club catalano è finito nelle grinfie della Procura spagnola. Il club rischia grosso e la denuncia che i magistrati stanno per recapitare alla società è tremenda: si tratta di una vera e propria forma di corruzione nei confronti degli arbitri.
Secondo la procura, il Barcellona avrebbe effettuato dei pagamenti all’ex vicepresidente degli arbitri José María Enríquez Negreira. E’ quanto riporta il quotidiano El País. La denuncia è ben articolata e mette sul banco degli imputati i responsabili diretti della società catalana: l’ex presidente Josep Maria Bartomeu e i membri del suo entourage, responsabili dei pagamenti. Gli inquirenti tengono d’occhio anche lo stesso Negreira, che secondo l’accusa, avrebbe ricevuto dal 2001 fino al 2018, una cifra vicina ai 7 milioni di euro dal Barcellona.
La difesa del Barcellona

Un’accusa gravissima: la società azulgrana è finita sotto inchiesta da quando è diventato di dominio pubblico un versamento di diversi milioni di dollari effettuato ad una società che apparteneva al vicepresidente del comitato arbitrale della federazione spagnola. Uno scandalo di dimensioni incredibili. Il club (che si trova al primo posto in classifica nella Liga), ha respinto seccamente tutte le accuse. “Sia chiaro che il Barcellona non ha mai comprato arbitri e non ha mai avuto intenzione di comprare arbitri, assolutamente mai – ha detto il presidente Joan Laporta durante un evento a Barcellona -. La forza dei fatti contraddice coloro che cercano di cambiare la storia. Stiamo andando bene di nuovo, niente è casuale”. Laporta aveva criticato il presidente della Liga, Javier Tebas, per aver “spinto una campagna” contro di lui e lo ha ribadito. “C‘è una campagna per danneggiare gli interessi del Barca – ha continuato Laporta -. È una campagna volta a controllare il club. Liga spagnola non accetta che il club non abbia firmato il contratto collettivo col fondo di investimentii Cvc”.