E’ passato poco più di un giorno da quando è stato dato l’annuncio della morte di Osama Bin Laden, nemico numero uno degli Stati Uniti ed emblema del terrorismo che ha insanguinato il mondo dalla tragedia delle Torri Gemelle in poi. Scovato in Pakistan e ucciso da un commando di soldati scelti americani, è diventato immediatamente il personaggio dell’anno.
La gioia è esplosa immediatamente per le strade delle città americane, quasi fosse un giorno di liberazione nazionale, e l’entusiasmo ha un po’ nascosto quelli che sono i legittimi dubbi sull’intera faccenda. Non tutti però partecipano a questa gioia collettiva, e anzi molti si dicono scettici sulla notizia: c’è chi dice che era già morto, e chi invece che non è morto neanche stavolta.
Le teorie del complotto sono affiancate anche dalle reazioni ironiche, che vedono le trame nascoste dietro l’uccisione del terrorista islamico. Tra queste, da segnalare un cartone animato satirico, che ricostruisce come sono andati gli ultimi istanti di vita di Osama Bin Laden.
Il video è molto forte e provocatorio, ed infatti è stato da più parti criticato: da un lato ci sono gli americani che lo accusano di offendere l’orgoglio nazionale per una conquista così grande, e dall’altro i musulmani che lo accusano di offendere la loro fede. Il video, fatto curioso, arriva dalla Cina, ma è prodotto dalla NMA di Taiwan.
La NMA è la stessa azienda di animazione che ha in passato realizzato un cartone animato sulla vicenda di Silvio Berlusconi e di Ruby, sulla vicenda del certificato di nascita di Obama e più recentemente sul matrimonio di William e Kate. Ricostruendo gli ultimi attimi della vita del leader di Al Qaida, finisce per rendere surreale la descrizione dell’attacco alla villetta bunker così come descritto dalla stampa.
All’inizio si vede Barack Obama che spinge via dai riflettori Donald Trump, suo rivale alle elezioni, a sottolineare come l’uccisione gli dia un indubbio vantaggio in prossimità del voto, poi prosegue con l’arrivo dei soldati nella villa di Osama, che viene ucciso ma trattato secondo quanto previsto dalla legge islamica. Almeno questo è quel che dice la voce narrante, perché in realtà il tutto viene descritto come una farsa, con risvolti davvero impietosi. Un video che farà ancora discutere, ma capace al tempo stesso di far riflettere.