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Chiamatelo pure ‘effetto Michael Jackson’: Larissa De Macedo, in arte Anitta, è una giovane cantante brasiliana in grande ascesa e pronta a fare il grande salto verso il successo planetario. La sua musica funk ha già convinto milioni di ascoltatori in Sud America e la Warner Music le ha fatto siglare un contratto per la distribuzione nel resto del mondo. Prima ancora che i suoi singoli, però, dalle nostre parti sono arrivate le polemiche su una serie di foto comparse in rete negli ultimi giorni. Foto in cui Anitta non sembra avere più il suo colorito olivastro, abbandonato per un bianco candido. E c’è chi la accusa di avere sbiancato la pelle pur di diventare famosa.
A insinuare il dubbio è stato il sito Blogueiras Negras, che si chiede quale accordo sia stato fatto tra l’etichetta e l’artista prima della firma del contratto. Il dubbio è che alla giovane cantante sia stato rischiesto di schiarire il colore della sua pelle per diventare più attraente e ‘appealing’ nei mercati extra-Brasile. Anitta, che ha da poco pubblicato il suo primo album ominimo entrando subito nella classifica iTunes dei singoli, nelle immagini promozionali sembra effettivamente passata dall’incarnato olivastro con capelli ricci a un bianco innaturale e quasi ‘photoshoppato’. Potrebbe nascondersi proprio qui il segreto di questo magico cambiamento, nell’uso e abuso del ritocco sulle sue foto per regalarle quella bellezza candida che, ancora oggi, viene vista come sinonimo di successo.
Osservando i video ufficiali è difficile capire dove finisca il fotoritocco e dove inizi la chirurgia estetica, ma tanto è bastato perché la polemica si trasferisse anche sui giornali europei. Il The Guardian ha analizzato a fondo la questione, prendendo spunto dai commenti apparsi sul blog brasiliano. Il Brasile è un Paese dove il colore della pelle e le disuguaglianze sociali sono storicamente collegate, e dove “il bianco è l’immagine del ricco, il bello, il buono, il successo, mentre la gente, quando vede un nero pensa al contrario di tutto questo” (commento sul blog di Jarid Arres). D’altra parte l’industria dello ‘sbiancamento’ è un business da quasi 500 milioni di dollari di fatturato annuo e Anitta non è l’unica vittima eccellente.
Senza contare Michael Jackson, il caso più famoso in assoluto, non possiamo non citare la star del cinema indiano Nandita Das, in lotta con registi e truccatori che vogliono sempre schierirle la pelle per vendere in occidente. In questo contesto la musica di Anitta passa in secondo piano, nonostante quasi 50 milioni di visualizzazioni sul suo canale YouTube e i 54 milioni dell’ultimo video Show das Poderosas (sul canale Warner). Per chi volesse conoscerla dal punto di vista artistico, comunque, vi mostriamo alcune delle sue hit.