Alzheimer, c’è un farmaco che lo rallenta del 35%: è una speranza

Si chiama Donanemab e le sue prime sperimentazioni stanno dando speranza nella cura del morbo di Alzheimer

Non una cura vera e propria. Ma una speranza. Il colosso farmaceutico americano Lilly ha presentato i risultati di uno studio che conferma il rallentamento degli effetti del morbo di Alzheimer fino al 35%.

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La sperimentazione di un nuovo farmaco contro l’Alzheimer – Credit Lilly & Co (QNM)

Si tratta di un passo avanti importante nella cura della malattia degenerativa che affligge un numero sempre più grande di anziani e che negli ultimi anni si manifesta in modo preoccupante in modo sempre più precoce.

Un farmaco contro l’Alzheimer

Il farmaco si chiama ddonanemab e fa parte di una sperimentazione che la Lilly ha cominciato almeno due anni fa presso il Center for Alzheimer Research and Treatment (CART) del Brigham And Women’s Hospital di Boston, Massachusetts.

Il morbo di Alzheimer è come noto una malattia neuro-degenerativa che porta a un costante declino cognitivo delle persone ammalate fino a una irrecuperabile demenza. Questo farmaco riesce a rallentare gli effetti della malattia in modo sensibile, in qualche caso anche del 35%.

La sperimentazione con il donanemab, abbinato ad altri farmaci o a placebo, ha completato due fasi su un campione di 1.182 persone con una diagnosi di malattia in fase iniziale. I risultati sulle persone malate che hanno assunto costantemente il nuovo farmaco sembrano eccellenti.

Ottimi risultati

Maria Carrillo, responsabile dell’ufficio ricerca dell’Alzheimer’s Association conferma che i dati sono decisamente molto buoni: “Parliamo di risultati che confermano che questo potrebbe essere davvero un punto di svolta”.

I risultati sono stati presentati a ricercatori e azionisti con un effetto immediato: le azioni della Lilly nelle ultime ore sono aumentate oltre l’8%.

Lilly ha inoltre confermato che il gonfiore del cervello, un effetto collaterale conclamato per farmaci di questo tipo, si è verificato nel 24% dei partecipanti e solo il 6.1% dei pazienti sottoposti alla cura ha accusato sintomi o effetti collaterali.

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La sede americana della Lilly – Credit Ely Lilly & Co (QNM)

La sperimentazione va avanti

Il dottor Eric Reiman, direttore esecutivo del Banner Alzheimer’s Institute, che sta conducendo uno studio di prevenzione dell’Alzheimer con il donanemab in pazienti pre-sintomatici, si è detto entusiasta dei risultati. “Seguiamo con attenzione gli sviluppi della sperimentazione, i benefici sono evidenti ma ci sono rischi che devono essere considerati con il massimo peso”.

Il donanemab è il terzo farmaco che si presenta sul mercato dopo l’approvazione di due medicinali simili che tuttavia non hanno ottenuto gli stessi risultati.