Alluvione Emilia-Romagna, Procura apre fascicolo per disastro colposo. Oggi atteso Cdm

Continua l’emergenza meteo in Emilia-Romagna. La Protezione civile ha diramato avviso di allerta meteo rossa per rischio idraulico. Procura di Ravenna apre fascicolo per disastro colposo. Atteso per le 11 il Cdm

Il numero dei morti sono 14, gli sfollati 23.081, ma questo ultimo dato potrebbe essere in aumento. Anche se la situazione sta pian piano tornando alla normalità, le scuole superiori di Ravenna, Forlì e Cesena rimangono ancora chiuse, mentre tutti gli altri istituti riaprono.

Alluvione Emilia Romagna
Alluvione Emilia-Romagna: news di oggi 23 maggio. (ANSA) qnm.it

Al momento non sono previste ulteriori piogge nelle regioni già fortemente interessate dall’alluvione dei giorni scorsi, né sono previsti innalzamenti dei livelli dei fiumi, attualmente in progressiva decrescita.

Nel frattempo, la procura di Ravenna ha aperto un fascicolo: si configura l’ipotesi di reato di disastro colposo in merito all’alluvione che ha messo in ginocchio l’intera Emilia-Romagna. Come spiega il Resto del Carlino, l’inchiesta attualmente è a carico di ignoti e raccoglie le prime relazioni delle forze dell’ordine e della Protezione civile.

Emilia-Romagna: il fascicolo su disastro colposo e il Cdm atteso per stamattina

L’inchiesta aperta dalla procura di Ravenna per l’ipotesi di disastro colposo è al momento a carico di ignoti. Il titolare dell’indagine, il Procuratore capo Daniele Barberini, solo una volta terminata la fase più importante dei soccorsi, ovvero quella alle persone nonché una volta ripristinate dagli allagamenti le zone interessate, potrebbe decidere di affidare specifiche consulenze tecniche.

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Alluvione Emilia-Romagna, la situazione per oggi 23 maggio (ansa) qnm.it

Intanto, il pubblico ministero di turno, Angela Scorza, ha aperto anche sei fascicoli conoscitivi (senza ipotesi di reato) inerenti le sei vittime ad ora identificate. Ma  non si esclude che per alcuni casi si possa, successivamente, procedere con ipotesi di omicidio colposo.  Nel frattempo è previsto per oggi, martedì 23 maggio alle 11:00 a Palazzo Chigi, il Consiglio dei ministri per il “Decreto Emilia”.

Si parlerà dei 30 milioni di euro e delle diverse agevolazioni previsti per gli abitanti dell’Emilia-Romagna. In programma lo stop agli adempimenti tributari, la sospensione delle rate dei mutui e gli ammortizzatori sociali per gli agricoltori. Fonti di governo hanno precisato che non verrà nominato alcun commissario. Il governo Meloni è pronto, quindi, a varare un primo pacchetto di misure da 100 milioni.

Il sindaco di Forlì sulle vittime dell’alluvione. Prima stima sui danni alle scuole

Per le 14 vittime del maltempo che ha flagellato l’intera Regione Emilia-Romagna, il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini commosso durante la celebrazione della Santa Messa di domenica scorsa si scusa con tutti. Come riporta il Corriere della Sera, il primo cittadino ha detto:“Abbiamo dovuto dare delle priorità d’intervento, salvare prima chi rischiava la vita, i diversamente abili o i bimbi. So che andava fatto ma dovevano essere soccorsi tutti, insieme: da qui le mie scuse”.

Poi aggiunge, così come riporta anche Fanpage: “Abbiamo dato fondo a tutte le nostre forze, ma immagino che avremo commesso errori. La situazione era tale che erano sbalorditi anche i professionisti del soccorso. Per 10 anni sono stato sindaco di Meldola, 10 mila abitanti. Dal 2019 lo sono di Forlì, 12 volte più grande. Oggi ho 68 anni e non mi importa più nulla di apparire in prima fila. Non bisogna innamorarsi del proprio ruolo che, comunque, è per tutti a tempo. Con umiltà penso a dare risposte concrete a chi ha perso tutto. Se penso a loro piango. Una vittima, per me, è come se morisse il mondo: tre sono una tragedia insopportabile”.

“Piango anche per aver visto tante vite scomparse. Sacrifici costruiti in centinaia di anni cancellati in un attimo. Ho visto dei quaderni affiorare da una massa di fango e li ho tirati fuori…ora si è perso tutto”. E i danni dell’alluvione ha causato effetti devastanti anche su 105 plessi scolastici. Secondo una prima stima dell’ufficio scolastico regionale dell’Emilia-Romagna: le situazioni di emergenza o maggiore criticità  si concentrano nelle provincie di Forlì, Cesena, parte del Bolognese, Ravenna. Sono circa 150mila gli studenti coinvolti in diversa misura nell’evento.