Secondo Claudio Bertolotti, ricercatore Ispi, esiste un rischio fortissimo: “Se l’Afghanistan resta isolato dall’occidente, lo scenario potrebbe essere clamoroso”
Il conflitto in Ucraina dura ormai da più di un anno e, secondo quanto riportato da politologi ed esperti militari, difficilmente troverà una soluzione a breve. Sullo scenario politico internazionale ci sono poi delle incognite clamorose. La Russia, isolata dall’Occidente, potrebbe trovare (oltre alla Cina) un alleato prezioso. Ma terribilmente scomodo per gli Stati Uniti e il resto dell’Europa: l’Afghanistan.

Claudio Bertolotti, ricercatore Ispi ed esperto sul medio oriente, lancia l’allarme in esclusiva a Qnm.it. “L’Afghanistan vive una situazione di totale isolamento, senza una loro economia, senza fondi dall’estero. Gli Stati Uniti hanno congelato i loro conti nell’agosto del 2021 e i Talebani non hanno accesso a dei fondi che potrebbero permettergli di vivere una situazione più omogenea e lineare. Una situazione che rischia di essere molto pericolosa”.
Perchè?
“Il rischio è che se l’Occidente continuerà ad assumere un comportamento di totale chiusura, entreranno in scena la Russia e la Cina, che sono ben disposte ad aiutare i Talebani”.
L’Afghanistan potrebbe allearsi con Cina e Russia?
Presto per dirlo, ma c’è un partivolare che non può passare inosservato. L’attuale leadership talebana ha mantenuto aperti i canali diplomatici ed economici con Mosca e Xi Jinping”.
Diventerebbe un alleanza pericolosissima per gli Stati Uniti e tutto l’Occidente.
“Purtroppo lo scenario è molto meno improbabile di quello che si può pensare. Anzi. Si sta già realizzando. I Talebani partecipano ufficialmente a tutti gli incontri dello Shangai Corporation e Organization e a tutti i summit economico-finanziari che organizza la Russia. Per cui i russi e i cinesi a basso costo, stanno già sfruttando questa situazione per averne un vantaggio. La Cina, non da ieri, ma dal 2009 detiene il 90% dei diritti estrattivi del sottosuolo afghano e li vuole vedere riconfermati dall’Emirato islamico dei Talebani, non vuole perdere questa ghiotta opportunità.

I Talebani potrebbero allearsi con Putin ed entrare in guerra? A quel punto si aprirebbero scenari inimmaginabili. Con conseguenze mondiali devastanti.
“In realtà questo è l’aspetto più clamoroso. Io penso che difficilmente avverrà una cosa di questo tipo e grazie proprio all’atteggiamento dei Talebani”.
In che senso?
“I Talebani difficilmente sono stati coerenti con le loro promesse verso l’Occidente, ma sono sempre stati coerenti con le loro prese di posizione storiche. Il movimento Talebano è nazionale, nato nel 2001 come movimento di liberazione per l’Afghanistan. Vive, lavora e si diffonde in Afghanistan e non al di fuori. E’ difficile vedere che i Talebani vengano coinvolti in altre conflittualità. Sono molto attenti a questo aspetto. Si sono già scottati una volta con l’aiuto ad Osama Bin Laden. Si sono buttati nella mischia della relazioni internazionali, senza saperle gestire. E ne hanno pagato le conseguenze. Quindi si tengono alla larga da certi rischi, che potrebbero rappresentare un ulteriore minaccia per loro”.