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Quanti tipi di birre (o meglio, stili di birra) ci sono al mondo? Oltre 400, si stima. Di seguito ecco le differenze principali e alcune curiosità da conoscere. La birra, ottenuta dalla fermentazione del mosto di malto d’orzo e aromatizzata al luppolo, è una delle più diffuse ed antiche bevande alcoliche al mondo: le prime testimonianze della sua produzione risalgono addirittura al settimo millennio a.C. I metodi di classificazione della birra sono molteplici: secondo il colore (scala SRM), secondo l’amarezza (scala IBU), secondo il tasso alcolico, secondo il tipo di lievito utilizzato (e, quindi, il tipo di fermentazione).[/multipage]
[multipage]La birra più… spontanea: Lambic
A proposito del metodo di fermentazione, si distingue tra alta fermentazione, bassa fermentazione e fermentazione spontanea. Se per le prime due categorie esistono infinite qualità, le birre a fermentazione spontanea sono invece rare e prodotte esclusivamente in una regione del Belgio meridionale, il Payottenland. Lo stile di birra in questione è il Lambic, che si ottiene da mosto esposto a lieviti indigeni selvatici, come il “Brettanomyces Bruxellensis”: il gusto è molto particolare e tende all’aspro-agrumato.[/multipage]
[multipage]La birra più alcolica
La birra non viene classificata secondo il grado alcolico vero e proprio ma secondo il grado saccarometrico o “grado Plato”, che indica la concentrazione di zucchero nel mosto (da esso dipende poi la gradazione alcolica). Ebbene, la birra più zuccherina e più alcolica del mondo è la Snake Venom della scozzese Brewmeister, con un titolo alcolometrico di ben 67,5% (una birra normale è intorno al 4-5%, il rhum intorno al 40%).[/multipage]
[multipage]Le birre più scure
Le birre si distinguono comunemente anche per il colore. Ciò che rende la bevanda scura è la presenza di malto molto tostato, che dona il colore nerastro e l’aroma di caffè e cioccolato. Le birre più scure sono le stout, il cui marchio più noto è quello dell’irlandese Guinness. [/multipage]
[multipage]La birra più amara
L’unità di misura dell’amarezza della birra è l’indice IBU (International Bittering Unit). La più amara è la The Hop dell’azienda inglese Pitstop Brewery: misura ben 323 IBU, mentre le birre in media si aggirano tra 20 e 40. [/multipage]
[multipage]Birre particolari: le oyster stout
Ci sono poi stili di birra ottenuti utilizzando ingredienti particolari: è il caso, per esempio, delle oyster stout, che vengono prodotte impiegando le ostriche (e che ben si accompagnano a questo alimento). O delle rauchbier, birre “affumicate” tedesche che utilizzano malti affumicati su torba o legno di faggio. [/multipage]
[multipage]Birre particolari: le trappiste
Il rapporto tra la birrificazione e la tradizione monastica è antico. Le birre trappiste sono molte e diverse tra loro, ma tutte prevedono che la loro produzione avvenga “da o sotto il controllo diretto di monaci trappisti”. Solo 11 monasteri al mondo producono questo stile. L’unica birra trappista italiana è la Tripel prodotta nell’abbazia delle Tre Fontane di Roma.[/multipage]