Squat bulgaro, cos’è e perché è un allenamento efficace

Per chi vuole tonificare e rafforzare la muscolatura degli arti inferiori e dei glutei, lo squat bulgaro è l’esercizio perfetto, offrendoci anche la possibilità di migliorare equilibrio e core.

Squat bulgaro, cos’è

Lo squat bulgaro è una variante dell’affondo in movimento e fa parte del gruppo di esercizi definiti split squat, ovvero tutti quei movimenti dove si mantiene una gamba davanti per eseguire il movimento e una all’indietro, volta ad assicurare equilibrio e stabilità.
Lo squat bulgaro non è tra gli esercizi più semplici, per cui bisogna essere piuttosto allenati per eseguirlo correttamente. Si tratta di una variante generalmente sconsigliata ai principianti in quanto richiede un mix di forza muscolare e forte autocontrollo per mantenere l’equilibrio sulla gamba di appoggio durante l’esecuzione.
Se eseguito in maniera corretta, l’esercizio è però molto efficace per i quadricipiti, i femorali e ovviamente i glutei. Come per gli affondi, gli squat alla bulgara sollecitano i tendini del ginocchio per cui è necessario evitare scatti bruschi, limitare il peso di sovraccarico e controllare i movimenti. Fondamentalmente questa tipologia di squat riesce a far lavorare i muscoli anteriori e posteriori delle gambe in simultanea.

Effettuare questo eservizio permette di lavorare sul binomio equilibrio e resistenza, tonificando al massimo i quadricipiti, glutei e core , dato che solo grazie agli addominali possiamo ottenere la stabilità necessaria all’esercizio. Lo squat bulgaro è consigliato a chi desidera allenare gli arti inferiori, compresi i glutei, ma anche il quadricipite, gli adduttori e gli addominali che vengono utilizzati come stabilizzatori.
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La corretta esecuzione dell’esercizio prevede l’utilizzo di una panca o di un rialzo, possibilmente che non superi il livello delle ginocchia. Il movimento di partenza è da in piedi, con la panca alle spalle e i piedi alla stessa larghezza delle spalle. Occorre portare il collo del piede di una gamba in appoggio sulla panca lasciando l’altro piede a terra in appoggio, con la gamba distesa.