Prurito al glande: quali le cause, i rimedi e cosa fare? Il glande è la sommità del pene, che, negli uomini non circoncisi, è ricoperta da una striscia di pelle (prepuzio). A volte questa zona può essere soggetta ad una sensazione di prurito molto fastidiosa, che in genere è causata da infiammazioni o infezioni. E’ importante rivolgersi al proprio medico, per sapere quale sia la cura più adatta, in base alla natura del problema.
Le cause
Le cause del prurito al glande possono essere tante e, per una corretta diagnosi del disturbo, si devono considerare tutti i sintomi ad esso associati, come l’eventuale presenza di macchie rosse, di puntini rossi o di altri fenomeni di eruzione cutanea. A volte la pelle del glande può anche presentarsi screpolata. Il prurito maschile può essere molto intenso e talvolta è dovuto alla scarsa igiene personale. Può accadere anche che, anche facendo la doccia tutti i giorni, il pene non venga pulito in maniera corretta. Altre volte il problema è dovuto a delle malattie della pelle, come psoriasi ed eczema, o può essere causato da infezioni da funghi, da lieviti o candida, che si contraggono soprattutto tramite rapporti sessuali non protetti.
Anche l’herpes genitale può causare infiammazione e quindi una sensazione di prurito al pene. A volte si può trattare di pediculosi del pube: sono i pidocchi del pube, che sono conosciuti anche con il termine piattole e che di solito proliferano nell’inguine, sulle cosce e nello scroto. Punture di insetti, scabbia e reazioni allergiche, anche a pomate o farmaci, completano il quadro delle cause di questo disturbo. A volte si può trattare anche dell’uso di prodotti irritanti per l’igiene intima o del ricorso ad indumenti stretti, come boxer, slip e pantaloni particolarmente aderenti.
I rimedi
I rimedi per il prurito al glande sono molti e vanno individuati, conoscendo la causa del problema. Soltanto in questo modo il medico potrà prescrivere anche un’apposita terapia. Per esempio, le patologie della pelle e le infezioni avranno una cura diversa in base al tipo di malattia che determina il prurito intimo maschile. Lo specialista individuerà i medicinali più adatti. I pidocchi pubici possono essere eliminati con l’uso di farmaci ad applicazione topica, specialmente in forma di pomata.
Le punture di insetti possono essere trattate con le soluzioni tipiche, che vengono messe in atto quando esse riguardano qualsiasi altra parte del corpo. Nel caso di infezioni da lieviti, il medico prescrive di solito una crema antimicotica, soprattutto a base di clotrimazolo. La pomata va applicata 2 o 3 volte al giorno per 10 giorni. Si può fare ricorso anche ad una terapia antimicotica per via orale. Se ci troviamo di fronte ad un’infezione di origine batterica, si possono usare creme antibiotiche e antibiotici per uso orale.
Cosa fare
Se si tratta soltanto di un problema di infiammazione, è bene provvedere a tenere asciutta e pulita la pelle, evitando saponi e prodotti irritanti. A volte, se il grado di infiammazione è eccessivo, si può fare ricorso ad una crema a base di cortisone. E’ importante stare attenti anche alla propria igiene intima e al modo in cui vengono puliti i genitali. Dopo ogni rapporto, il glande va pulito in modo accurato. In particolare gli uomini non circoncisi dovrebbero abituarsi a far scorrere la pelle del prepuzio verso il basso, in modo da garantire un lavaggio preciso del glande scoperto. A volte anche la circoncisione può essere utile per prevenire le infezioni ricorrenti.