Pollo giallo, attenzione a ciò che ti dicono: ecco perché la pelle è diversa

L’eterno dubbio sulla scelta tra pollo giallo e bianco è risolto: attenzione a ciò che vi dicono riguardo le differenze sostanziali.

Chiunque dal macellaio si sarà trovato di fronte al dubbio su quale carne acquistare. Pollo giallo o bianco, ma quali sono le differenze sostanziali?

Differenza petto di pollo giallo e bianco
Attenzione a cosa ti dicono sul petto di pollo giallo – QNM.it

Pollo giallo o bianco: ogni italiano ne consuma circa 19 Kg all’anno

Il consumo di pollo in Italia è molto diffuso: si è stimato che il nostro paese si assesti su un consumo pari addirittura a 19 kg di questa carne pro capite. Una quantità esorbitante che é giustificata anche dalle proprietà che possiede.

La carne di pollo, infatti, è scelta soprattutto per il suo ridotto apporto calorico a fronte di una dose di proteine massiccia; ecco perché è il taglio preferito dagli sportivi e di chi ha deciso di ritrovare la linea.

Ma nella classifica della carne più consumata a tavola rimane fissa al primo posto quella di maiale. Sono circa 40 kg che ogni persona consuma in un anno. Ovviamente il calcolo beneficia anche di tutti quei tagli utilizzati per produrre i salumi tanto diffusi nella cultura enogastronomica italiana.

Per quanto riguarda, invece, la carne bovina il consumo è esattamente quanto quello di pollo. Circa 20 kg all’anno per ogni individuo.

E’ questa l’unica differenza tra il pollo giallo e quello bianco

Il pollo, comunque, è gradito sia da bambini che da adulti per il suo sapore poco deciso che si adatta a molti ricette. Ma perché alcune varietà presentano la pelle più gialla e altra più rosea? Ad un primo sguardo si potrebbe pensare che uno dei due sia meno salutare, ma il colore della pelle deriva esclusivamente dal tipo di alimentazione non riguarda assolutamente l’utilizzo di antibiotici.

Petto di pollo alla griglia
Il petto di pollo consumato in moltissime varianti – QNM.it

Il pollo con la pelle giallastra certamente sarà cresciuto mangiando mais mentre quello con la pelle più rosea avrà avuto un’alimentazione a base di frumento e sorgo. C’è poi da considerare anche l’aspetto genetico, che, come per noi umani, differenzia un animale dall’altro.

Non è vero, quindi, che il pollo giallo è più salutare poiché allevato in maniera naturale. Ovviamente il gusto delle due carni cambia leggermente. Chi preferisce il pollo con la pelle gialla é certamente una persona che preferisce sapori più decisi rispetto, infatti, a chi sceglie quelli dalla pelle rossastra che presentano un sapore decisamente più delicato e morbido.

Non cadete, però, nel tranello di pagare di più uno rispetto all’altro. La differenza non la fa certo la pelle, ma la tracciabilità della filiera che deve comunque essere controllata.