Perché i postumi della sbornia non sono uguali per tutti? Il mal di testa che martella, la nausea, la visione appannata, il senso di rimbambimento generale. Sono queste le sensazioni che ti pervadono, quando la sera prima hai ecceduto un po’ con l’alcool. Eppure ti capita di accorgerti che magari un tuo amico, che ha bevuto la stessa quantità di alcool, non ha tutti questi sintomi o almeno non ne è stato colto in maniera accentuata. Gli effetti dell’hangover, come dimostrano degli studi scientifici, i cui risultati sono stati riportati sul Guardian, non sono uguali per tutti.
Essi dipendono dalle sostanze tossiche in cui gli enzimi convertono l’alcool nel nostro organismo. In particolare ne è responsabile una sostanza, chiamata acetaldeide. La ricerca scientifica ha dimostrato che esiste una variabilità genetica su come e quanto lavorano gli enzimi in ogni persona. Per questo possiamo manifestare una maggiore o una minore reazione alla sbronza.
Ma non è soltanto una questione di genetica, perché a fare la loro parte sono anche i batteri che ritroviamo nel nostro intestino. Questi ultimi sono molto sensibili alle sostanze che derivano dal metabolismo dell’alcool e, quando vengono attaccati, rilasciano una tossina, che scatena una risposta immunitaria. E’ proprio da questo processo che derivano i sintomi intestinali dei postumi da sbornia.
In questo modo si spiega perché anche la stessa quantità di alcool, se ingerita da chi non vi è abituato, può provocare un malessere maggiore. Vari studi, infatti, hanno dimostrato che i batteri della flora intestinale si adattano all’assunzione.