Lo stretching fa male? Non sembra una domanda così fuori luogo, perché, anche se il tuo allenatore, ti prospetta tutti i suoi vantaggi, una recente ricerca li mette in discussione. Si tratta di uno studio degli esperti del Medical University di Groninga, i cui risultati sono stati pubblicati sul “Journal of science and medicine in sport”. La ricerca mette in evidenza che la pratica dello stretching non servirebbe affatto come strumento di prevenzione di infortuni ai tendini o di strappi muscolari. I ricercatori si sono rivelati piuttosto scettici su questo punto, arrivando a sottolineare un elemento, sul quale non sembra operarsi una corretta riflessione.
Quante volte, infatti, sentendo certi doloretti fastidiosi, ci si limita a fare più stretching, rimandando una visita dallo specialista? Secondo gli esperti, tutto ciò è un errore, perché si riducono le opportunità di un pieno recupero.
Inoltre gli studiosi fanno notare che, se non praticati correttamente, gli esercizi di stretching da fare sempre, che dovrebbero garantire l’allungamento muscolare, potrebbero anche rivelarsi nocivi. L’avvertimento è quello di stare molto attenti, evitando conseguenze per la propria salute.
Un valido aiuto, per esempio, secondo i ricercatori, potrebbe essere rappresentato dal balance training, una forma di allenamento, che, utilizzando pedane e palle, può migliorare l’equilibrio. Un’altra strategia potrebbe consistere nell’uso delle solette armonizzanti per le scarpe, che hanno il vantaggio di ridurre l’impatto con il suolo. L’obiettivo è cercare di rimediare e di non incorrere in degli errori che potrebbero essere molto dannosi.