La dieta del supermetabolismo funziona? Dura soltanto 28 giorni ed è possibile distinguerla in tre fasi, che si alternano in base a dei cicli settimanali. Ogni fase prevede il consumo di cibi differenti e una specifica attività fisica a cui fare ricorso. Ci sono, comunque, delle regole che vanno rispettate volta per volta, indipendentemente dal momento in cui ci si trova. In maniera particolare ci si deve attenere al programma in maniera scrupolosa. Tutto ciò non riguarda soltanto i cibi da mangiare, ma anche l’ordine delle fasi. La prima fase è detta glicemica, la seconda proteica e la terza bilanciata e ricca di grassi insaturi. Vediamo nello specifico come è strutturato questo regime alimentare.
Funziona?
Molti si chiedono se la dieta del supermetabolismo funziona. Tutti quelli che l’hanno provata promettono di perdere molti chili nel giro di poche settimane. In effetti il meccanismo di questo regime alimentare sembra promettere davvero bene, perché dovrebbe stimolare il nostro metabolismo a bruciare più calorie. Il vantaggio è garantito anche dal fatto che, accanto alla dieta ipocalorica, è raccomandato di svolgere l’attività fisica, che di per sé è una buona regola che dovrebbero seguire coloro che vogliono dimagrire. Le opinioni a questo proposito sono molto positive e questo tipo di dieta è molto in voga in questo momento. Tuttavia gli esperti raccomandano di non esagerare e di dedicare particolare attenzione soprattutto a non far mancare al nostro corpo tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno giorno per giorno.
Le regole fondamentali
In questa dieta, che si propone di stimolare il metabolismo, è essenziale mangiare 5 volte al giorno, in modo che si possano raggiungere le 35 volte a settimana. E’ questo lo schema indicato e che serve da esempio, per stabilire anche cosa mangiare. Il menu si basa su cibi ben determinati e su ricette specifiche, che possono indurre l’organismo a lavorare di più, per bruciare più calorie.
E’ assolutamente vietato saltare i pasti, i quali, tranne che durante il sonno, devono avvenire ogni 3 o 4 ore. La prima colazione deve avvenire entro 30 minuti da quando ci si risveglia e ogni giorno si devono bere 30 ml di acqua per ogni kg di peso corporeo. Ci si deve attenere sempre agli alimenti che sono consentiti in ogni fase. Molto importanti sono anche gli esercizi, che consentono di dimagrire la pancia, che devono essere praticati 3 volte a settimana. Ci sono anche alcuni cibi da evitare. Fra questi, possiamo ricordare il frumento, il mais, la soia, i latticini, gli zuccheri raffinati, la caffeina e l’alcool. La carne può essere consumata, ma dobbiamo avere cura che sia senza nitriti e nitrati.
Le fasi
Nella prima fase, quella glicemica (si conduce nei giorni 1, 2, 8, 9, 15, 16, 22 e 23), la dieta è composta dalle verdure, dalla frutta e dai cereali non vietati, come, ad esempio, il riso, l’orzo, il farro e la quinoa. Sarebbe opportuno che si consumassero soprattutto cereali integrali. Insieme ad essi viene consentito il consumo di carne di manzo magra, di pollo, tacchino o legumi.
Nella seconda fase, la proteica (da svolgere nei giorni 3, 4, 10, 11, 17, 18, 24 e 25), non si possono mangiare più frutta e cereali, ma si lascia spazio alle carni magre, al pesce e agli insaccati magri. Sono consentite soltanto alcune verdure, come quelle a foglia, i broccoli e il cavolo. Niente grassi in questa fase: i metodi di cottura ammessi sono quelli alla griglia, la lessatura o la cottura in umido.
Nella terza fase, bilanciata e ricca di grassi insaturi (si svolge nei giorni 5, 6, 7, 12, 13, 14, 19, 20, 21, 26, 27 e 28), si mangiano grassi sani e proteine. Per quanto riguarda la frutta e la verdura, vanno bene quelle poco glicemiche, per esempio le fragole, i frutti di bosco e le arance. Si può mangiare anche la frutta secca. Le verdure ammesse sono carciofi, melanzane, asparagi, fagiolini e spinaci. I cereali vanno consumati soltanto in quantità limitate.
Questa dieta ha delle controindicazioni specifiche, che valgono in generale per tutti i regimi alimentari ipocalorici, che si concentrano su determinati alimenti. Il nostro organismo ha bisogno ogni giorno di una molteplicità di sostanze nutritive, che sono indispensabili per il suo funzionamento. Concentrare in alcuni giorni il consumo di alcuni cibi significa alternare anche l’apporto di nutrienti importanti. Proprio per questo si deve stare attenti ad evitare di incorrere in carenze che possono essere anche pericolose.
La settimana tipo
Possiamo descrivere un menu per una settimana tipo della dieta del supermetabolismo. Il lunedì si può fare colazione con un frullato di frutta e fiocchi d’avena. A pranzo si può mangiare un sandwich con affettato e a cena 2 piatti di zuppa di pollo e orzo. Come spuntino a metà mattina e a metà pomeriggio va bene qualche frutto. Il martedì potremmo consumare a colazione un pane tostato con fragole, a pranzo 2 piatti di zuppa di pollo e orzo e dei kiwi. A cena 2 piatti di tacchino. Il mercoledì ci troviamo nella seconda fase. A colazione omelette di albumi, a pranzo insalata e a cena involtini di lattuga con asparagi. Il giovedì possiamo fare colazione con bresaola di tacchino e sedano, a pranzo verdure e insalata di spinaci e a cena l’arrosto di maiale con peperoni verdi. Il venerdì entriamo nella terza fase: a colazione porridge d’avena, a pranzo insalata di uova sode e spinaci, a cena gamberetti e verdure. Per il sabato possiamo prevedere toast e cetrioli a colazione, gamberetti e verdure a pranzo e a cena cereali o involtino di tacchino e hummus. Domenica a colazione pane tostato con uova, pomodoro e cipolla, a pranzo insalata di tonno e indivia e a cena curry di pollo.