I rimedi contro il mal di testa

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Questo disturbo riguarda otto milioni di italiani (le donne più colpite 5 a 1 rispetto agli uomini). La natura può venirci in auto per contrastare i mal di testa: piante, oligoelementi, yoga e probiotici possono aiutare.

Le ultime terapie, sempre più mirate, puntano su nuovi farmaci per l’attacco: triptani e i new entry CGRP-antagonisti (Calcitonin gene related peptide) e botulino di tipo A per la prevenzione, innovativi trattamenti hi tech TMS (Transcranial Magnetic Stimulation) e Stimolazione Suboccipitale, ma anche naturopatia e tecniche di rilassamento.

Purtroppo però il mal di testa (che comprende emicrania, cefalea tensiva e cefalea a grappolo), benché riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra le più importanti cause di disabilità, in Italia è un disturbo ancora sottovalutato (il SSN infatti lo include nei livelli minimi di assistenza come patologia minore): circa il 50% dei malati non si rivolge al medico e ricorre a un dannoso fai da te, con un abuso di analgesici da banco che cronicizzano la malattia.

Meglio allora affidarsi a rimedi naturali ma comprovati, da utilizzare come terapia complementare e/o aggiuntiva nei casi di gravità medio-lieve di mal di testa. Tra questi, gli esperti riuniti a Torino hanno ricordato:

– Fitoterapia: valeriana, melissa, fiori d’arancio, camomilla, lavanda, serpillo, timo, tiglio, angelica e cardo benedetto. In caso di cefalea associata a forte ansia e stress, si possono utilizzare estratti standardizzati di piante ad attività ansiolitica, sedativa, e antidepressiva: melissa, valeriana, passiflora, iberico, meliloto, e del litio per la depressione.

– Oligoterapia: manganese due volte a settimana a cicli di due-tre mesi, talora aggiungere fosforo o zolfo o cobalto; in particolare il complesso manganese-cobalto è l’oligoelemento regolatore che raggruppa un insieme di manifestazioni morbose conseguenti a distonia neurovegetativa, turbe gastrointestinali, ansia, insonnia, turbe dell’umore, alterazioni del metabolismo. Valida l’associazione del fosforo nella cefalea intensa a carattere parossistico e del magnesio in quelle particolarmente dolorose.

– Yoga e training di rilassamento: esercizi fisici isometrici di contrazione e rilassamento di vari gruppi muscolari, allenano il paziente a ridurre la tensione muscolare. Il metodo si avvale poi di procedure fisiche – respirazione e psichiche (verbalizzazioni, visualizzazioni mentali) – associate a biofeedback, BFB elettromiografico e termal biofeedback, insegnano al paziente il controllo della tensione muscolare, favoriscono il rilassamento contrastando l’ansia e la cefalea.

– Integrazione alimentare: la naturopatia tiene in estrema considerazione un’ alimentazione congrua (in pieno accordo con la medicina tradizionale/scientifica) e il trattamento delle alterazioni della flora batterica intestinale con periodiche assunzioni di probiotici, lactobacillus e prebiotici associato a terapie detossificanti epatiche – carciofo, tarassaco e fumaria.

Tale medicina alternativa nella cura delle cefalee o emicranie si rivela utile ed efficace ed è scarsa, se ben somministrata, di effetti collaterali. Meglio provare prima di affidarsi a medicine più forti e con effetti collaterali. No?

Foto da loungerie