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Quali sono i consigli migliori per avere pettorali scolpiti da sfoggiare durante l’estate in spiaggia e da far risaltare sotto magliette e camicie per dimostrare quanto si è lavorato in palestra? Ci sono delle buone e delle cattive abitudini da imparare e dimenticare rispettivamente, le abbiamo raccolte nelle prossime pagine per regalare la possiblità di fare colpo prendendo la vita… di petto.
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1) Sovrallenamento
Allenarsi tutti i giorni non significa che sia una mossa ideale perché è meglio lavorare di qualità invece che di quantità. Dunque, meglio prediligere una sessione settimanale ben fatta rispetto che due o tre senza vedere alcun risultato.
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2) Non dimenticare la panca piana
Spesso si dimentica quali siano le basi e in questo caso i fondamentali sono le distensioni con bilancere su panca piana, l’esercizio più classico e efficiente. Il suggerimento è sempre quello di inserire un po’ di panca in un ciclo di forza completo settimanale.
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3) Evitare le macchine
Esistono tante macchine da palestra dedicate ai pettorali, ma ci prendiamo la responsabilità di affermare che siano sì efficaci, ma meno che gli esercizi con i cari e vecchi pesi come manubri e bilancere, che garantiscono i risultati più evidenti.
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4) Ciclo ibrido
Bisogna sempre alternare esercizi di forza e tanti esercizi pump di isolamento in un ciclo ibrido costante che non abitua troppo i muscoli e li rende più reattivi.
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5) Le parallele
Le care e vecchie parallele, sempre che ci siano in palestra, sono in un angolo dimenticate, quando al contrario potrebbero fornire un validissimo apporto soprattutto per un esercizio completo.
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6) La panca inclinata
Per allenare una delle parti più difficili qual è quella clavicolare, suggeriamo la panca inclinata che va ad allenare questa porzione di muscolo così limitata. Meglio non esagerare coi pesi, ma scegligere il manubrio adatto.
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7) Quanto peso?
L’errore è metterne troppo, col rischio che poi ci si faccia male, mentre al contrario è meglio sentire che ci si stia sforzando senza ogni volta quasi morire sulla panca. Anche il volume è fondamentale, perché più gli esercizi sono variegati più sono efficaci.
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8) La sequenza
Soprattutto all’inizio, meglio iniziare con tre serie di croci così da richiamare più sangue nella zona e poi proseguire con le distensioni su panca, le parallele, le croci ai cavi e così via.
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9) POF
È un metodo molto intuitivo e utile per ordinare gli esercizi sulla scheda ottimizzando i tempi e badando assai al glicogeno muscolare che si deve sfruttare nella giusta misura.
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10) Tecnica
Meglio istruirsi al meglio prima di buttarsi sugli attrezzi perché solo con la giusta tecnica si otterranno i risultati. Dunque, dare tempo al tempo è la cosa migliore.
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