L’Hiking, ovvero l’escursionismo sportivo, è un’attività in grado di fornire numerosi vantaggi sia per il corpo che per la salute, grazie alla capacità di unire dispendio energetico e miglioramento dell’umore.
Hiking, come funziona l’escursionismo sportivo
L’Hiking è molto più di una normale passegggiata nella natura: sentieri irregolari, salite e discese e cambiamenti di altitudine rendono questa attività molto impegnativa dal punto di vista fisico. Bisogna inoltre ricordare che anche le scarpe da trekking, molto più pesanti rispetto a delle normali sneakers, aumentano il livello di impegno e difficoltà. Queste differenze di terreno e calzature fanno sì che l’hiking abbia un dispendio energetico maggiore (più calorie bruciate) rispetto a camminare su un terreno pianeggiante. Ciò è dovuto al fatto che abbiamo bisogno di usare più muscoli, e più concentrazione, per stabilizzarci quando camminiamo su terreni irregolari. Camminare attraverso colline e campi permette di consumare fino a 4 volte più energia rispetto a una camminata su un terreno in piano.
Hiking, tutti i benefici per corpo e mente
L’escursionismo sportivo offre diversi vantaggi anche per chi soffre di malattie preesistenti. Fare hiking, infatti, porta a una perdita di peso e migliora la salute cardiovascolare negli adulti pre-diabetici, riducendo il rischio di contrarre il diabete di tipo 2. Ma non solo: questo tipo di attività sportiva ad alta intensità, permette di migliorare anche altri aspetti della salute tra cui la forza muscolare, l’equilibrio e la flessibilità. L’hiking rappresenta quindi una sorta di “medicina” naturale per chi soffre di diabete, ha il colesterolo alto o è in sovrappeso. Senza dimenticare che il contatto ravvicinato con la natura può ridurre la pressione sanguigna e favorisce anche il benessere mentale, migliorando l’umore e riducendo la depressione molto più dell’esercizio indoor. Inoltre, durante questa attività, i polmoni si dilatano fino al 30% in più garantendo una migliore ossigenazione del sangue.