Gilberta Vita: “I miei quadri hanno le gambe, la mia arte è viva” [INTERVISTA]

Quando si parla di tatuaggi e donne, è impossibile non menzionare il nome di Gilberta Vita: classe 1975, specializzata nelle trasparenze e in tatuaggi che sono veri e proprio quadri. Nata e cresciuta a Milano, ha l’arte che le scorre delle vene: dall’Accademia di Belle Arti al mondo del tatuaggio il passo è stato breve. Insieme ai suoi colleghi, ma soprattutto amici, Marco C. Matarese e Nicolas Nikk Testun, è una delle tatuatrici del Puro Tattoo Studio, uno dei punti di riferimento per il mondo dei tatuaggi a Milano.

Qualche domanda, tante chiacchiere e il racconto delle sue opere che, come lei stessa dice, ‘Sono quadri con le gambe’.

Qual è stato il tuo primo tatuaggio?
Un ramo di fiori di rododendro

Esistono diversi stili di tatuaggio, come l’old school, il realistico o i ritratti. I tuoi tatuaggi, invece, sono e veri e propri dipinti. Come hai scelto questa ‘strada’?

Quando inizi a tatuare cominci da un po’ di tutto per imparare, Ma ho capito subito che la mia strada era un’altra: so dipingere ed è questo ciò che ho voluto portare sulla pelle, e che voglio continuare a fare.

Hai una formazione artistica, hai studiato presso l’Accademia di Belle Arti DI Brera. C’è qualcuno che ha segnato il tuo percorso, sia nell’ambito del tatuaggio che a livello pittorico?

In realtà un nome preciso non c’è, ma è stata tutta l’arte in generale a delineare il mio percorso. C’è da dire che sono cresciuta circondata da artisti, da mio nonno a mia madre.

Come hai iniziato ad avvicinarti al mondo dei tatuaggi?

In realtà è stato un passaggio molto naturale, dato che la cultura del tatuaggio mi ha sempre affascinato. Inoltre, il mio obiettivo, era quello di portare la mia arte su un qualcosa di vivo.
Ed proprio per questo dico sempre “I miei quadri hanno le gambe”, con questo intendo che il mio lavoro e la mia arte si muovono insieme alla persona.

Il mio modo di pensare si riflette anche sul mio modo di lavorare: prima di iniziare un tatuaggio, studio il corpo e le fasce muscolari, in modo tale che il tatuaggio si adatti al fisico di chi lo riceverà, si muova con esso e diveniti così un tutt’uno.

Realizzi diversi soggetti, ma quelli più ricorrenti sono i fiori. C’è un motivo?

Chiaramente mi piacciono, ma in realtà è stata una conseguenza naturale. Ciò che mi affascina di più è appoggiare la natura sulla natura. I fiori, essendo un qualcosa di vivo, hanno una mobilità autonoma.

Ultimamente il binomio donne e tatuaggi è sempre più forte; infatti nell’ultimo decennio sempre più le donne decidono di tatuarsi. La cosa bella degli ultimi anni, sia nel panorama milanese che non, è che sempre più donne prendono in mano la macchinetta. Cosa ti auguri per questo binomio?

E’ vero, in questo momento stanno venendo fuori moltissime artiste donne, questo anche perché fino a qualche anno fa il mondo del tatuaggio e dell’arte in generale erano legati principalmente al mondo maschile.

Quello che mi auguro in futuro è che le mie figlie, quando saranno grandi, possano fare arte liberamente, senza alcuna distinzione uomo-donna. Stiamo lavorando per questo, si tratta di un passaggio molto lungo, anche se oggi c’è già una sensibilità diversa.

C’è qualcuno che sogni di tatuare? Un tuo amico o un tuo familiare?

Sogno di tatuare chi ha davvero voglia di portare un pezzo di arte e un quadro addosso. Amo moltissimo quando mi viene detto “fai tu”, perché c’è una libera interpretazione del corpo.

A volte le richieste dei clienti portare con sé molti significati, in quel caso cerco di racchiudere in un bel tatuaggio tutto il valore che il mio cliente desidera. Quando guardo il lavoro finito sono felice di aver unito estetica ed emozioni.

Dal primo incontro con un tuo cliente al tatuaggio, quali sono gli step? Come procedi?

Delle volte a causa della distanza non si ha la possibilità di incontrarsi, quindi lavoro molto con le email. Se invece il cliente è a Milano, ovviamente ci si incontra in studio per una chiacchierata.

In entrambi i casi ho la necessità di vedere la persona e la zona da tatuare, in foto o dal vivo. Il cliente, poi, mi porta le sue idee e da quelle inizio a creare un progetto che sia in perfetta armonia con il corpo che lo porterà.

Il disegno definiti viene realizzato il giorno del stesso della seduta. In questo modo la mia testa, la mia mano e i miei occhi sono perfettamenti concentrati sul tatuaggio.

Hai qualche appuntamento da segnalarmi?

Sicuramente la Tattoo Convention di Milano del 2018 dove sarò presente con il mio studio, inoltre a primavera tornerò prima a Lione e poi a Roma. Ovviamente sono sempre presente a Milano al Puro Tattoo Studio: sono diventata quella che sono anche grazie allo studio dove lavoro, siamo una squadra molto unita e ci supportiamo vicendevolmente e cresciamo insieme.