Cuba Libre: ricette, storie e curiosità del famoso cocktail

cubalibre

E’, probabilmente, il cocktail più facile da preparare, nonché uno dei più richiesti in assoluto. Molti lo servono, ma pochi ne conoscono la storia e le peculiarità. Stiamo parlando del Cuba Libre. Cerchiamo di fare un po’ chiarezza su questa dissetante bevanda.

Nato per festeggiare l’indipendenza di Cuba dalla Spagna, ottenuta grazie all’aiuto degli Stati Uniti, il Cuba Libre è frutto di un mix di Coca Cola, prodotto tipico degli USA, e Rum, prodotto tipico cubano, concepito per unire simbolicamente i due paesi e celebrare il lieto evento. Ben presto, però, grazie anche al suo sapore marcato e caratteristico, il Cuba Libre si è diffuso in tutto il mondo, diventando uno dei cocktail più famosi della vita notturna mondiale.

Prepararlo è molto semplice e anche i barman meno esperti possono riuscire nell’intento: occorre raffreddare un tumbler alto con del ghiaccio, versare 5 cl di Rum bianco e 10 cl di Coca Cola, miscelare delicatamente il preparato e guarnire il tutto con una fetta di lime. Per ottenere il Cuba Libre pestato, piccola variante della bevanda originale, invece, è necessario soltanto aggiungere un cucchiaio di zucchero di canna e ancora qualche fetta di lime; il risultato sarà meno effervescente del Cuba Libre classico, ma ne guadagnerà sicuramente in dolcezza.

Mi piace la notte a L’Avana, ma sogno un Cuba Libre mio amor” cantava Zucchero qualche anno fa, ed è proprio nella capitale cubana che è nata la magia di questo cocktail, ordinato nei bar più carattestici del paese con un cenno inconfondibile: una carezza della mano destra sulla guancia sinistra (a simboleggiare la barba di Fidel Castro), seguita da un movimento del dito indice della mano dall’estrema sinistra della gola fino all’estrema destra, ad evocare la scozzatura. Fidel Castro morto, dunque, e Cuba libera dalla dittatura, per un cocktail che significa molto di più di una banale bevanda dissetante per l’intera nazione.

Con decisamente meno patrimonio storico e politico, ma da tenere a mente per bere qualcosa di diverso il sabato sera sono, invece, due recenti varianti del Cuba Libre, il Santo Libre e il Cubotto. Il primo cocktail è composto da gassosa e Rum ambrato, oltre trarre le sue origini dalla vicina Santo Domingo; il secondo, invece, è composto da Rum e Chinotto, in un mix aggressivo da consumare nelle serate di movida.

Che siate a Cuba, nei peggiori bar di Caracas (come recita un recente spot), o semplicemente dal vostro barista sotto casa, dunque, la prossima volta che ordinate il vostro Cuba Libre ricordatevi che non si tratta del solito mix trendy dell’estate, ma di un cocktail tanto semplice quanto ricco di storia, per un viaggio intercontinentale nel gusto e nell’atmosfera sudamericana.

Foto Flickr