Come capire se un vino è buono? Una domanda che tutti si pongono dato che questa bevanda alcolica, ottenuta esclusivamente dalla fermentazione (totale o parziale) del frutto della vite, è molto amata soprattutto da noi italiani. L’Italia è infatti, insieme alla Francia, uno dei maggiori produttori e consumatori di vino. Alcuni dei nostri vini sono abbastanza conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Questa miscela liquida, costituita principalmente da acqua e alcol etilico, fa impazzire davvero tutti ed è quasi sempre presente sulle nostre tavole. In fin dei conti il vecchio proverbio “un bicchiere al giorno di vino toglie il medico di torno” parla chiaro.
Dopo avervi parlato dei drink che i veri uomini non dovrebbero mai ordinare, oggi ci concentriamo sul vino e su una serie di consigli utili per capire se un vino è buono in pochi semplici passi. Ovviamente questi suggerimenti non sono validi per tutti i tipi di vino poiché ci sono tante tipologie e caratteristiche diverse da prendere in considerazione.
Controllare sempre l’etichetta
Uno dei primi passi nella valutazione della qualità di un buon vino è quello di leggere attentamente l’etichetta (una vera e propria carta d’identità per questa bevanda), soffermandosi in particolar modo sulla sua annata, prendendo sempre in esame le caratteristiche delle singole tipologie di vino. Attraverso l’etichetta possiamo verificare come avviene la vinificazione, la maturazione e l’affinamento. L’annata eccellente o superba per un tipo di vino non può essere l’unico metodo di giudizio per tutti gli altri vini. L’annata è molto rilevante per i vini di una certa struttura e qualità, ma non per il classico novello, i vini bianchi e quelli rosati che vanno degustati entro un periodo breve altrimenti perdono le caratteristiche di freschezza e bevibilità che li contraddistinguono.
Acquistare le bottiglie di vino dalle enoteche
E’ preferibile acquistare una bottiglia di vino dalle enoteche in quanto sono strutturate per tutelare le qualità organolettiche del vino. Meglio il tappo di sughero a quello di plastica poiché consente al vino una conservazione più lunga e ne garantisce la buona qualità dello stesso. L’unico rischio è rappresentato dal possibile sviluppo di muffe. Invece per i vini che vanno consumati in un periodo breve vanno bene i tappi di plastica. Non è affatto da sottovalutare l’abbinamento del vino con il cibo: vini rossi e strutturati per la carne e piatti sostanziosi, vini bianchi per il pesce e vini dolci con dolci.
Prestare attenzione al rapporto qualità-prezzo
Il rapporto qualità prezzo è importante, ma non fondamentale in quanto esistono vini elevati con un prezzo moderato poiché alcune aziende non investono molto nella pubblicità. Anche se al di sotto di una certa soglia è difficile trovare un buon vino. Secondo numerosi esperti del settore, la soglia limite relativa a una bottiglia da 750 ml di vini di Origine Controllata (DOC), di vini di Origine Controllata e Garantita (DOCG) e di vini con Indicazione Geografica Tipica (IGT) è 5 euro.
Il vino fa bene anche alla nostra salute in quanto grazie ai componenti bioattivi, già presenti nell’uva, previene l’insorgenza di malattie cardiovascolari e neurologiche. Secondo la Standard Drink Unit, l’uomo per avere effetti salutistici sul proprio organismo dovrebbe bere due bicchieri al giorno. Ma non di più. Buon vino a tutti!