Cancro alla prostata, i sintomi da non sottovalutare

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Cancro alla prostata: quali sono i sintomi da non sottovalutare? Gli esperti dicono che questo tumore può non presentare sintomi nella fase iniziale. Solo quando la malattia è in una fase più avanzata si possono avvertire dei piccoli segnali che rappresentano un vero e proprio campanello d’allarme. Proprio questi disturbi dovrebbero spingere il soggetto ad affidarsi ai consigli del medico di fiducia senza perdere altro tempo. Infatti, come spiega Giuseppe Procopio, responsabile dell’Oncologia medica genitourinaria dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, proprio lo stadio del tumore è un fattore fondamentale che influenza le possibilità di trattamento e di recupero.
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[multipage]L’indagine

A Vienna è stata presentata un’indagine sull’argomento, commissionata dall’International Prostate Cancer Coalition e supportata da Bayer Healthcare, che ha lanciato l’iniziativa “Men Who Speak Up” per la prevenzione della malattia. Lo studio è stato condotto in 10 Paesi, tra i quali anche l’Italia, e ha coinvolto più di 1.200 persone, uomini con il tumore in uno stadio avanzato e soggetti che si prendono cura dei pazienti. E’ stato riscontrato che il 57% degli uomini sostiene che il dolore sperimentato ogni giorno sia qualcosa con cui bisogna convivere. Il 34% degli uomini afferma che avverte un senso di debolezza maggiore se parla dei sintomi della patologia. Circa metà degli intervistati non conosce alcuni sintomi del cancro alla prostata in uno stadio avanzato, come il dolore.
Nel nostro Paese la malattia è più frequente negli uomini che hanno superato i 50 anni di età, ma, come spiega Michele Gallucci, responsabile dell’Urologia all’Istituto Tumori Regina Elena di Roma, il grado di sopravvivenza è buono. A 5 anni della diagnosi il 90% dei pazienti è vivo e la percentuale è in aumento, grazie anche alle nuove possibilità di terapia e alla diagnosi precoce.
Per questo gli esperti affermano con convinzione che è importantissimo riconoscere i sintomi in tempo e parlarne con il medico, per valutare una eventuale condizione di prostata ingrossata o di neoplasia. Vediamo nelle prossime pagine quali sono i sintomi più frequenti del tumore alla prostata.
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[multipage]Aneiaculazione

Questo disturbo consiste nell’assenza di eiaculazione quando si ha un orgasmo. Non si verifica l’emissione del liquido seminale. Si parla in particolare di un’aneiaculazione ostruttiva, che può essere causata da un tumore o da un difetto di sviluppo della prostata o del canale uretrale.
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[multipage]Anuria

L’anuria è la sospensione totale della produzione di urina, con una diuresi inferiore a 100 ml in 24 ore. E’ il sintomi di un’interruzione improvvisa della funzione dei reni. Bisogna distinguere questo problema dalla ritenzione urinaria, che consiste nel non essere in grado di emettere l’urina presenta nella vescica.
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[multipage]Eiaculazione retrograda

L’eiaculazione retrograda si verifica a causa di una disfunzione del collo vescicale, la struttura che si trova alla base della prostata. Se il muscolo si contrae in modo non corretto, il liquido seminale può essere spinto in parte o totalmente nella vescica, invece che percorrere l’uretra.
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[multipage]Nodulo

Un nodulo può indicare la presenza di una neoplasia. Si tratta di una lesione sferica che appare in rilievo e supera i 5 mm di diametro. Questa formazione ha una consistenza differente rispetto a quella del tessuto circostante.
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[multipage]Ritenzione urinaria

Si tratta dell’impossibilità di svuotare totalmente la vescica, nonostante lo stimolo sia intenso. Non è detto che questa condizione sia accompagnata da dolore. Può indicare una malattia della prostata, che causa ostruzione al flusso dell’urina.
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[multipage]Sangue nelle urine

Anche la presenza di sangue nelle urine può essere indicativa di una patologia di questo tipo. Non sempre, però, un colore rossastro indica una malattia. Anche l’assunzione di alcuni alimenti, come le barbabietole, o di alcuni farmaci può provocare un’alterazione del colore dell’urina.
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