Arriva anche per le bionde l’etichetta intelligente, una vera e propria tabella nutrizionale, della stessa natura di quelle che troviamo solitamente sugli alimenti. La birra con la sua nuova etichetta indicherà chiaramente l’apporto calorico della bevanda, permettendo così al consumatore di essere consapevole di ciò che sta bevendo.
Ad annunciare questa rivoluzione nel campo delle bevande alcoliche è la Brewers of Europe, l’associazione europea dei produttori, il cui obiettivo è quello di dimostrare quanto la birra sia in realtà molto meno calorica del vino e degli altri superalcolici.
‘Vogliamo che i consumatori europei conoscano gli ingredienti e le informazioni nutrizionali nella birra così che possano confrontare i numeri con le altre bevande’, ha dichiarato Pierre-Olivier Bergeron, capo dell’associazione.
Secondo la tabella pubblicata in contemporanea all’annuncio della nuova etichetta, 100 millilitri di whiskey hanno 245 calorie, mentre la stessa quantità di vino rosso ne ha 96, di vino bianco 82 e di birra 46.
La notizia ha generato sin da subito le critiche di Spirits Europe, che riunisce i produttori di superalcolici.
La polemica riguarda i millilitri presi come riferimento per il calcolo delle calorie: l’associazione infatti, ritiene che così impostata l’etichetta sia fuorviante per il cliente.
‘Fare un confronto su 100 millilitri serve a confondere il consumatore, non certo ad aiutarlo’.
La Spirit Europe ha aggiunto, in un comunicato in cui ribatteva alla novità proponendo una tabella che fosse basata sulle reali proporzioni:
‘Se da un lato 100 millilitri normalmente costituiscono una frazione della quantità di birra che una persona consuma in una volta, dall’altro corrispondono a tre porzioni di superalcolici cioè il massimo consigliato a un uomo e più di quanto è consigliato a una donna’.