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L’anoressia maschile è un problema ormai molto diffuso. Questo perchè la ricerca della perfezione e del fisico ideale sono obiettivi sempre più frequenti e che non riguardano solo le donne. In Italia gli uomini che soffrono di anoressia sono circa 670 mila, un numero in costante crescita.
Quando si parla di uomini il termine corretto è visnoressia: “l’obiettivo” di chi ne soffre è la ricerca di un corpo muscoloso e perfetto. Scopriamo i sintomi, le cause e i possibili rimedi a questa malattia.
– Sintomi e cause:
Gli specialisti tendono a diagnosticare il disturbo più frequentemente nella donna e questo a volte può penalizzare i soggetti maschili che potrebbero quindi portare avanti nel tempo un disturbo più grave di quello diagnosticato. I fattori predisponenti e scatenanti sono simili a quelli dei disturbi alimentari femminili: bassa autostima, ansia di accettazione sociale, disturbi dell’umore, incapacità ad affrontare le emozioni ed eventuali conflitti nei rapporti famigliari.
L’anoressia maschile può essere associata a fattori psicologici e sociali: le cause di questo sono riconducibili in particolare ai canoni di una società come la nostra che ci bombarda di spot pubblicitari dove la precisione e la perfezione sono obiettivi primari. Palestre e centri estetici, ritocchi chirurgici e bisturi, sono così strumenti sempre più utilizzati.
La percezione distorta del proprio corpo porta nell’uomo che soffre di visnoressia a vedersi perennemente in sovrappeso e a ricercare così nell’allenamento estremo in palestra e nell’alimentazione i rimedi a questo “problema”.
Possibili elementi che possono contribuire ad aumentare il rischio del verificarsi di questa malattia sono il vivere in un ambiente familiare che impone standard molto alti, inattività sessuale e l’incertezza circa il proprio orientamento sessuale. Bassa autostima, ipersensibilità e tratti depressivi possono portare a ricercare questo perfezionismo esagerato. I cambiamenti difficili da gestire, infine, possono ulteriormente contribuire ad alimentare la visnoressia: fallimenti relazionali, variazioni del ruolo sociale e/o lavorativo e perdite affettive quindi possono essere un campanello d’allarme.
– Diagnosi:
La diagnosi di anoressia è su base clinica. Tutto questo può essere a volte difficile poichè a volte eventuali deficit proteici, vitaminici e di oligoelementi sono ricondotti dai medici spesso a cause differenti. Depressione, abuso di sostanze psicoattive, disturbi di personalità e dipendenza da alcol sono altre cause che possono evidenziare il manifestarsi di questo problema.
– Terapia:
L’obiettivo principale, dopo aver diagnosticato il giusto problema, è quello riportare il peso al suo giusto livello. L’approccio consigliato è quindi quello multidisciplinare in modo che venga coinvolto oltre allo psicologo, un medico che monitori la condizione fisica durante la terapia di cura, un dietologo che insegni al paziente elementi base nutrizione ed uno psichiatra che tratti eventuali patologie associate.
E’ quindi molto importante non sottovalutare il problema. Se qualche amico o conoscente sembra aver problemi di questo tipo, cercate di aiutarlo concretamente. E, ovviamente, cercate di non cadere mai nella trappola degli ideali imposti da pubblicità o tv: le perfezioni da ricercare nella vita sono ben differenti da quelle meramente estetiche.
Foto da fotorita